L’Insalata dell’Orto punta sul Green. A Breve il secondo bilancio di Sostenibilità

Sara Menin

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Il terzetto rosa dell’azienda veneta l’Insalata dell’Orto – le sorelle Cinzia e Raffaella Busana e Sara Menin (rispettivamente AD, direttore generale e project manager, ndr) – ha brillato alla XIII edizione de “I Protagonisti” dello scorso martedì 14 gennaio, non solo figurando tra i dieci finalisti della manifestazione promossa dal Corriere Ortofrutticolo in partnership con Fruitimprese, CSO Italy, Italia Ortofrutta Unione Nazionale, Confagricoltura e Fedagromercati e con il sostegno di BPER Banca, ma aggiudicandosi anche il Premio BPER per la sostenibilità. Del resto, la sostenibilità è un mantra per l’azienda veneta specializzata nella produzione, nel confezionamento e nella commercializzazione di ortaggi a foglia di I e IV Gamma, nonché maggiore produttore europeo di fiori eduli, e anche il 2025 sarà orientato a progetti di sostenibilità.

A breve presenteremo il nostro secondo Bilancio di Sostenibilità – ha detto la project manager Sara Menin intervistata dal Corriere Ortofrutticolo a MarcabyBolognaFiere – Il mondo del green ci ha dato grande soddisfazione, finalmente sono stati riconosciuti gli sforzi fin qui fatti, il nostro obiettivo è proseguire e migliorare”.

Sono 17 le indicazioni che dà l’Agenda Onu 2030 – ha proseguito Menin – e noi ne abbiamo realizzati 13. Abbiamo migliorato la difesa delle risorse idriche, migliorato la gestione di utilizzo dell’energia, sia aumentando l’impianto fotovoltaico che riducendo i consumi tramite l’utilizzo di macchine dalla tecnologia 4.0 e 5.0. Dal punto di vista sociale, la nostra azienda è prettamente a conduzione femminile, ma anche nelle aziende agricole che lavorano per noi la presenza femminile è importante, quindi la parità di genere è garantita. Con il territorio abbiamo progetti importanti; siamo a circa 100 metri dalla laguna di Venezia, per cui preservare l’ambiente naturale di questo territorio è per noi molto importante. Tutta la zona che confina con la laguna è quella dove produciamo fiori commestibili, certificati zero residui. Non sono biologici solo perché sono fuori suolo ma comunque abbiamo adottato il metodo del residuo zero per favorire e migliorare l’ecosistema che abbiamo intorno. L’abbiamo certificato e messo sul Bilancio di Sostenibilità affinché tutti possano capire l’impegno che su questo fronte mette l’azienda”.

– Il prossimo passo sostenibile?

Sarà più di uno, andremo sicuramente a lavorare sul sociale ma per ora consentitemi di non svelare i nostri progetti, sicuramente anche lì faremo del nostro meglio”.

– Come sta andando il business de L’Insalata dell’Orto?

“Sta andando bene, abbiamo chiuso il 2024 in positivo rispetto al 2023 che è stato comunque molto positivo. Lavoriamo molto bene con l’estero, abbiamo cominciato a fare cose importanti anche con la MDD italiana e questo ci fa piacere. Direi che le prospettive sono buone anche per il 2025, quantomeno ce la metteremo tutta!”.

Cristina Latessa
Corriere Ortofrutticolo

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