Uno studio condotto da ricercatori danesi e neozelandesi ha esaminato il gusto delle verdure coltivate in vertical farm in confronto alle loro controparti biologiche. I risultati, i primi del genere, sembrano indicare che le verdure provenienti dalla coltivazione verticale abbiano un sapore simile a quelle biologiche, sfatando così lo scetticismo dei consumatori riguardo al gusto dei prodotti coltivati in ambienti controllati.
I ricercatori hanno chiesto a 190 consumatori danesi di degustare alla cieca e valutare verdure come rucola, spinaci baby, germogli di piselli, basilico e prezzemolo, coltivate sia verticalmente che in versione organic.
Le verdure biologiche hanno ottenuto una sottile vittoria, suggerendo che i consumatori gradiscano quasi altrettanto le varietà coltivate verticalmente. La rucola, gli spinaci baby e il basilico hanno mostrato così poche differenze tra le due coltivazioni che è stato difficile determinare un vincitore. I germogli di piselli sono stati testati due volte, e in una delle prove la variante coltivata verticalmente è risultata superiore, mentre nell’altra è stata la variante biologica a primeggiare. L’unico vincitore inequivocabile è stato il prezzemolo biologico.
Sara Jaeger, la ricercatrice principale dello studio, ha sottolineato come questi risultati aprano la strada a una più ampia adozione della coltivazione verticale. “La sicurezza alimentare, l’azione contro il cambiamento climatico e la protezione della biodiversità stanno prendendo una direzione sbagliata. Il nostro sistema alimentare è incredibilmente centrale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile” ha aggiunto Jaeger.
Fonte: FreshCutNews