IFOAM, 20 anni in prima linea a tutela del biologico

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Nata nel 2002 come voce unitaria del movimento biologico europeo, l’11 maggio IFOAM Organics Europe ha compiuto 20 anni. Oggi IFOAM è un movimento diversificato e in crescita nell’ambito delle istituzioni dell’UE e rappresenta più di 400.000 operatori alimentari in tutto il Continente.

Dichiara Jan Plagge, presidente di IFOAM Organics Europe: “La crescita di IFOAM Organics Europe e del movimento biologico europeo è la testimonianza che il biologico è più di un metodo di produzione motivante e pionieristico. È anche un mezzo politico che aiuterà l’Europa ad affrontare le attuali sfide sociali – come la crisi climatica e ambientale. In questi ultimi 20 anni, gli operatori biologici hanno dimostrato di poter produrre alimenti di alta qualità senza fertilizzanti sintetici e pesticidi; con ulteriori investimenti nella ricerca, i rendimenti del settore biologico continueranno ad aumentare. L’agricoltura biologica fornisce anche soluzioni ottimali alle mutevoli condizioni climatiche e rende la nostra produzione alimentare più resistente e meno dipendente dalle non rinnovabili. Avendo un background nell’agricoltura biologica, sono convinto che questo metodo sia la scelta migliore per garantire l’approvvigionamento alimentare alle generazioni attuali e future.”

Eduardo Cuoco, direttore di IFOAM Organics Europe, aggiunge: “La presenza del movimento biologico a Bruxelles è cresciuta insieme al numero di produttori e trasformatori bio in Europa negli ultimi vent’anni, e l’agricoltura biologica è ora riconosciuta come il principale progetto europeo che renderà il nostro sistema alimentare più sostenibile. L’obiettivo del 25% di terreni agricoli coltivati ​​biologicamente entro il 2030 delle strategie Farm to Fork e Biodiversity è il riconoscimento dei suoi benefici per l’ambiente, gli agricoltori e i consumatori. Resta ancora molto da fare per rendere l’agricoltura più resiliente e in linea con il modello dei Planetary Boundaries, esposto da Johan Rockström, esperto di sostenibilità globale. Ma il movimento biologico può essere orgoglioso di ciò che è stato raggiunto finora, in quanto se ne attribuisce il contributo al raggiungimento molti obiettivi politici europei. Inoltre i consumatori si fidano del biologico e il fatto che il giro d’affari sia ormai di 44,8 miliardi di euro ne è la dimostrazione, facendo dell’Europa il secondo mercato bio più grande al mondo dopo gli USA e prima della Cina”.

Fonte: Ufficio stampa IFOAM

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