La vita degli italiani al tempo della crisi è assolutamente ‘low-cost’. Stando alla ‘fotografa’ diffusa il 31 gennaio da Eurispes, con il crollo del potere d’acquisto e l’aumento degli oneri fiscali, le famiglie sono costrette a tagliare tutte le spese: non solo regali, viaggi, tempo libero, ma anche pasti fuori casa. E infatti nell’ultimo anno si sono ridotte drasticamente uscite a cena e dolci della domenica, con un calo nei ristoranti (-5 per cento) e nelle pasticcerie (-11 per cento).
Resiste solamente il caffè al bar, un rito a buon mercato a cui non sa rinunciare un italiano su tre. Con quasi un miliardo e mezzo di consumazioni nell’ultimo anno, infatti, la pausa caffè di prima mattina o post pranzo coinvolge circa 20 milioni di italiani, complice anche l’andamento dei prezzi al bar, che è rimasto stabile e ben al di sotto del tasso d’inflazione generale.
Purtroppo, però, la situazione di sofferenza delle famiglie coinvolge anche la tavola casalinga: per affrontare le spese obbligate come carburanti, utenze, mutui o affitti – rivela il rapporto Eurispes – nell’ultimo anno più del 50 per cento delle famiglie è stato obbligato a ridurre di netto la spesa alimentare. Oggi 7,4 milioni di famiglie dichiarano di optare per prodotti di qualità inferiore, mentre 6,5 milioni ormai si rivolgono quasi esclusivamente ai discount per gli acquisti settimanali per la dispensa.
E infatti, guardando all’andamento degli esercizi commerciali nel 2012, si nota come nel periodo compreso tra gennaio e novembre sono soltanto i discount a crescere dell’1,6 per cento annuo, mentre i supermercati resistono con un +0,4 per cento e le piccole botteghe di quartiere precipitano giù al -2,6 per cento.