Vinitaly: dall’Umbria la sfida di Cantina Roccafiore

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La Cantina Roccafiore di Todi, in provincia di Perugia, nasce dieci anni fa dalla passione di Leonardo Baccarelli e di suo figlio Luca. Territorio, biologico e sostenibilità sono le parole chiave che hanno da subito indirizzato le scelte dei titolari. ‘Dal riutilizzo delle acque reflue ai metodi di produzione completamente artigianali, l’attenzione all’ambiente e alle persone che lavorano con noi è fondamentale. Una caratteristica tanto spiccata che nel 2017 siamo stati premiati dal Gambero Rosso come Cantina Sostenibile dell’anno’, spiega Luca Baccarelli a Greenplanet.

 

Altro aspetto importante è legato all’innovazione di prodotto. ‘Siamo una cantina giovane, ma non per questo non ci è consentito osare e sperimentare. All’inizio dell’anno abbiamo lanciato nei ristoranti stellati di tre importanti città (Roma, Milano e Torino) una nostra versione di Grechetto barricato invecchiato 4 anni. Una vera e propria sfida che ci ha portato al confronto con vini di alto livello e dalla fama consolidata. Una prova che tuttavia abbiamo superato con successo: delle 1.177 bottiglie prodotte ne sono già state vendute la metà’.

Una passione ed un coraggio che sono stati premiati, e che secondo il giovane viticoltore sono le armi segrete per accrescere ulteriormente il mercato. ‘Ad oggi c’è la giusta sensibilizzazione dei consumatori mentre ciò che manca è la consapevolezza dei produttori. Dobbiamo rendercene conto e convincerci ad assumere dei rischi; il mercato lo apprezzerà. Tuttavia – continua Baccarelli – si tratta di iniziative che dovrebbero essere intraprese dai grandi gruppi del vino. In Italia il 20% dei produttori detiene l’80% del giro d’affari. Spetta a loro fare da apripista in questa direzione; i sommelier e gli appassionati sono pronti’.

Un’idea che si traduce in una proposta innovativa ma non per questo costosa. Presente sul mercato domestico nel food service e in piccole enoteca di livello, Cantina Roccafiore offre un’ampia gamma di etichette con bottiglie adatte a tutte le tasche.

I 15 ettari di impianto ad alta intensità vengono coltivati con metodo artigianale senza avvalersi di alcun tipo di meccanizzazione in campo. Grechetto di Todi, Sangiovese, Sagrantino ed altri autoctoni, nascono e maturano in vigna grazie allo sviluppo di una viticoltura naturale e sostenibile e di micro terrazzamenti sul profilo morbido delle colline su cui sono adagiati i vigneti. La cantina, invece, è un edificio moderno ed elegante, dotato delle migliori tecnologie di produzione e controllo qualità. ‘Tecnologia ed innovazione sono integrate ma non sufficienti, la passione è la causa prima’. Ogni anno vengono prodotte circa 120 mila bottiglie, di cui il 60% commercializzato oltre confine, in particolare negli Stati Uniti e in Giappone.

Chiara Brandi 

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