Si è chiusa a Rispescia (Grosseto) il 19 agosto la Degustazione dei Vini Biologici e Biodinamici di Legambiente n. 28. Sono stati selezionati e premiati 23 vini da una commissione appositamente costituita da professori del Dipartimento di Scienze Agrarie e Agroalimentari di Pisa, enologi e sommelier professionisti.
Nella categoria Vini Bianchi sono stati selezionati il Lazio Igt 2017 Filippo della Società Agricola Villa Caviciana, il Passerina 2017 Offida di Saladini Pilastri, il Toscana Igt Vermentino 2017 Palmazio, della Società Agricola La Piana Capraia Srls. Per i Rossi Giovani il Chianti classico 2016 Badia a Coltibuono, della Tenuta di Coltibuono Srl, il Rosso Piceno Superiore 2016 Vigna Monteprandone, di Saladini Pilastri, il Toscana Igt 2016 Torello di Poggio Trevvalle, il Nero d’Avola 2016 306, prodotto da S.Tamburello Azienda Agricola Biologica e il Pinot nero Trentino Doc 2016 della Cantina Toblino. Tra i Rossi Affinati sono stati premiati il Cerasuolo di Vittoria classico Docg 2015 Vigna di Pettineo, della Maggio Vini, il Primitivo Riserva Marpione 2013, prodotto dalla Tenuta Viglione, il Toscana Igt 2013 Fontegalli, dalla Fattoria Lavacchio.
Solo un rosè tra i selezionati: il Riviera del Garda Classico Chiaretto Doc 2017 Valtènesi, dell’azienda Vedrine. Una sola anche l’etichetta selezionata nella categoria Spumanti: il Prosecco Valdobbiadene superiore 2017 Quorum, prodotto da Perlage. Per la selezione Vini Dolci invece premiato il Recioto di Soave 2013 Arzimo, dell’azienda La Cappuccina.
Premiati anche i vini prodotti con vitigni autoctoni: il Barbera d’Asti Superiore 2014 Rouvè, dei Fratelli Rovero, il Lazio Igt Aleatico 2015 Maddalena, prodotto da Villa Caviciana, il Passerina 2017 Offida, prodotto da Villa Imperium.
La neonata categoria dei Vini Orange ha visto premiato il Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda Doc 2016 Campedello, prodotto da Croci Tenuta Vitivinicola. I rimanenti vini sono stati premiati come ‘Miglior abbinamento con piatti vegetariani e vegani’, e sono stati l’Abruzzo Pecorino Superiore 2017 di Jasci & Marchesani, il Rosso Veneto 2016 Madego, de La Cappuccina. Ed infine i migliori Vini selezionati per il ‘Miglior rapporto qualità/prezzo’ sono stati tra i Bianchi il Lazio Igt 2017 Capolemole, di Marco Carpineti; tra i Rossi giovani il Rosso Piceno 2016 Rosso di Forca, dell’azienda Biologica Centanni, e tra i Rossi affinati il Morellino di Scansano Riserva 2015 Colli dell’Uccellino, dell’Azienda Bioagricola La Selva.
I numeri di SINAB (Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) sul 2017 mostrano che i vigneti coltivati a biologico o in conversione hanno raggiunto i 103.545 ettari, dei quali 66.133 biologici e 37.412 in conversione. Le vigne italiane bio sono praticamente raddoppiate negli ultimi cinque anni con Sicilia, Puglia e Toscana al primo posto tra le Regioni con maggiore superficie biologica a vigneto, rappresentando insieme i due terzi del totale nazionale. Crescono anche le aziende agricole con vigneti coltivati con le tecniche della biodinamica.
(fonte WineNews)