Da curativa a pro-attiva: il concetto di medicina degli ultimi anni è stato completamente rivoluzionato, prevenire la malattia grazie al consumo di cibo funzionale è ormai divenuto un valore imprescindibile dei nuovi stili di vita. Ancora una volta a TUTTOFOOD, il Salone dell’agroalimentare milanese che ieri ha chiuso i battenti tra la soddisfazione generale, si parla di nutraceutica e superfood.
Protagonista il Goji Italiano Biologico, marchio commerciale di Lykion, la rete di imprese per la filiera multiregionale (Calabria, Basilicata, Puglia, Lazio) del superfrutto made in Italy. Con oltre 3.000 unità ORAC (Oxigen Radical Absorbancy Capacity) in 80 grammi, pari a 10 chilogrammi di melograno o a 110 chili di pomodoro, e con un elevatissimo contenuto di polifenoli, il Goji Italiano Biologico è a tutti gli effetti un alimento nutraceutico, il cui impiego permette di realizzare veri e propri functional food, come avvalorato da evidenze scientifiche. Lo hanno confermato a Milano Elena Antonini e Paolo Ninfali, del Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università di Urbino, durante il workshop “Superfruits e nutraceutica”, organizzato da Lykion allo spazio Retail Plaza del Veg & Fruit Innovation.
L’evento è stato anche l’occasione per presentare le novità proposte dalla rete di imprese: la composta di Goji nelle varianti ‘in purezza’ e con ‘cipolla di Tropea IGP’ e il sottolio ‘Intrigo rosso’, a base di cipolla di Tropea IGP e Goji Italiano Bio. “Con il Goji Italiano Biologico – ha spiegato il presidente di Lykion Rosario Previtera – si producono già tantissimi prodotti, tra cui insalate pronte, smoothie, pasta, panettoni, birra, grappa e pizza, e molti altri prodotti saranno presto realizzati e commercializzati”. Tale prospettiva avvalora ulteriormente uno dei trend emersi dalla fiera milanese e ben sintetizzato nel claim del marchio: “buonissimo che fa benissimo”, perché l’aspetto benefico ha, e avrà, sempre più importanza, ma anche il gusto vuole la sua parte.