Se dopo aver morso una fragola, il frutto ci sembra meno dolce e buono del solito possiamo attribuire la colpa alla genetica. A scoprirlo l’Andalusian Institute of Agricultural Research and Training che ha pubblicato uno studio su ‘Bmc Genomics’. La ricerca ha scoperto, infatti, che il sapore distintivo delle fragole è collegato ad un gene specifico presente solo in alcune varietà del frutto.
Si tratta del gene ‘Fafad1’ che controlla un composto volatile del sapore chiave chiamato ‘gamma-decalattone’. Tale composto attribuisce alla fragola una caratteristica che il palato umano descriverebbe come fruttata o zuccherina.
Le fragole che non producono il ‘gamma-decalattone’ sono quelle meno saporite che non posseggono il gene ‘Fafad1’. Questo libera un’enzima che avvia la produzione del composto, innescando la maturazione di frutti come susine, albicocche, pesche, ananas e, ovviamente, fragole. (Fonte: Agi)