Dopo l’intervista al segretario generale di Federbio, Paolo Carnemolla, pubblicata dalla nostra testata la scorsa settimana ( Il Biologico al bivio tra etica ed estetica. Intervista a Carnemolla ) , un lettore ha mandato una mail alla redazione (redazione@greenplanet.net ) che pubblichiamo integralmente nella speranza di sostenere un dialogo costruttivo a vantaggio del settore.
Buongiorno,
Ho letto, l’intervista al presidente Carnemolla.
Non dice quante aziende adottano lo standard High Welfare Federbio per la zootecnia, che non ho mai visto citato nelle etichette o nella pubblicità dei prodotti.
Lo adottano Granarolo, Fileni e Eurovo, che dovrebbero essere le maggiori aziende zootecniche biologiche?
Se sì, perchè non lo dicono? Se no, perchè non lo adottano?
Non ha molto senso farsi belli nelle interviste, vantandosi di avere un disciplinare rigorosissimo se si sa che nessuno o quasi lo adotta.
Ho visto sul sito di Federbio che propone decine di suoi standard. Si può sapere quante azienda li rispettano (e quali?) o si tratta solo di una inutile produzione industriale di carta pagata coi soldi pubblici?
Massimo Nadal
Qui la risposta di Paolo Carnemolla, segretario generale di FederBio.