Secondo IFOAM Organics Europe, l’ultima bozza di compromesso sulla legislazione relativa alle Nuove Tecniche Genomiche (NGT), presentata agli Stati membri il 19 febbraio scorso, contiene gravi carenze che potrebbero avere conseguenze preoccupanti per gli agricoltori, i selezionatori di piante e l’industria alimentare europea.
La proposta attuale non protegge adeguatamente gli agricoltori e i breeder europei dai brevetti e lascia l’industria agroalimentare con strumenti insufficienti per garantire la propria libertà imprenditoriale, si legge nel comunicato stampa. Secondo Jan Plagge, presidente di IFOAM Organics Europe, il nuovo testo ignora le richieste esplicite e ripetute del settore agricolo, degli allevatori, delle organizzazioni ambientali e dei cittadini europei. In particolare, sottolinea la preoccupazione per la mancata protezione del settore del breeding dai rischi legati ai brevetti.
Un punto critico riguarda la possibilità di brevettare materiale genetico che potrebbe essere ottenuto attraverso metodi di selezione convenzionali o che si trova in natura, aspetto su cui il testo attuale non fornisce alcuna chiarezza. Secondo gli esperti legali, sarebbe possibile limitare l’estensione dei brevetti su piante e animali con una modifica mirata alla Direttiva Biotech 98/44.
A questo proposito, un white paper della Humboldt University di Berlino del 27 gennaio 2025 si inserisce nel dibattito proponendo soluzioni concrete per mitigare l’impatto dei brevetti sulle piante ottenute con NGT. Il documento suggerisce specifiche modifiche alla direttiva vigente, con l’obiettivo di escludere dal campo dei brevetti il materiale genetico che può essere ottenuto anche attraverso tecniche di breeding tradizionali o che si trova in natura, garantendo così una maggiore protezione per il settore del breeding europeo.
Oltre alla questione dei brevetti, Plagge evidenzia altre problematiche urgenti che i legislatori europei dovrebbero affrontare. In particolare, il Parlamento Europeo ha giustamente inserito misure di tracciabilità per garantire la libertà di scelta nel settore agricolo e alimentare. Il Consiglio dovrebbe seguire questa direzione e, inoltre, proteggere l’integrità della produzione biologica e GMO-free, assicurando agli Stati membri il diritto di introdurre misure nazionali di coesistenza.
IFOAM Organics Europe fa appello ai governi affinché tutelino il diritto degli agricoltori, dei produttori alimentari e dei consumatori di non utilizzare tecniche di ingegneria genetica, garantendo così maggiore trasparenza e libertà di scelta.
Fonte: Ufficio stampa IFOAM Organics Europe