Pieno successo a Verona di Vinitalybio

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E’ stata la novità di Vinitaly 2014: uno spazio espositivo dedicato al vino biologico, organizzato da Vinitaly grazie alla collaborazione con FederBio. In scena una settantina di aziende produttrici bio per eccellenza, che rispondono con rigore alle normative di tutela UE, raccontando storie di vini che ignorano la chimica e piegano la tecnologia al rispetto della totale naturalità. Insieme agli stand, a disposizione del pubblico, un’enoteca per la degustazione di tutti i vini bio- certificati presenti a Vinitaly.

Vinitalybio è stato un salone interno a Vinitaly, ben identificato negli spazi del padiglione 11 ed è stato in grado di attirare una vasta attenzione, grazie alle aziende partecipanti e al loro prodotto di qualità, ma grazie anche alla crescita e all’attrattività del vino bio. Un debutto in grande stile, in un momento in cui il vino bio sta crescendo esponenzialmente in Italia, occupando circa il 7% del vigneto nazionale (circa 57 mila ettari coltivati), con il secondo posto per estensione a livello mondiale.

Aziende con storie lunghe di secoli o realtà cresciute ai giorni nostri, vini pluripremiati, prodotti top del settore Bio dalle virtù riconosciute a livello internazionale, grande attenzione nel rispondere ai requisiti richiesti dalla nuova normativa europea: questi gli elementi protagonisti nell’area di Vinitalybio.

‘E’ andata molto bene’, ha commentato a chiusura di manifestazione Paolo Carnemolla, presidente di FederBio, ‘ed abbiamo già chiesto a Veronafiere un aumento degli spazi per il prossimo anno perché siamo sicuri di crescere. E’ andata bene anche alle singole aziende espositrici che hanno avuto molti contatti interessanti”.

I dati statistici uniti a standard qualitativi sempre più alti hanno determinato la nascita di un progetto espositivo di qualità, pensato per valorizzare la produzione enologica certificata secondo la normativa UE (in vigore dal 1° agosto 2012) n. 203/2012 sulla produzione e l’etichettatura del vino biologico, che risponde alla logica aziendale di Veronafiere di innovare di anno in anno i propri prodotti, per adeguarli ai cambiamenti del mercato.

L’export, infatti, registra risultati particolarmente significativi per questa particolare filiera produttiva in Italia, con ben l’82% delle aziende produttrici che esporta, di cui la metà dichiara che i mercati esteri rappresentano più del 30% delle vendite, mentre per il 15% supera addirittura il 60%. Interessanti anche i numeri in notevole aumento rispetto alla vendita nella gdo: in Italia si registra infatti una crescita di più del 4% in volume delle vendite di vini biologici nei supermercati.

‘La realizzazione di questo particolare progetto ci ha dato l’occasione per ampliare a questo prodotto, che dal 2012 conta su una specifica normativa europea, la nostra offerta fieristica – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Inoltre, come tutte le iniziative che mettiamo in campo per le rassegne, Vinitalybio è anche pensato per favorire il business. L’accordo con FederBio prevede, infatti, un’intensa attività di incoming di buyer operanti nei mercati più interessanti del settore dei vini biologici, tra i quali emergono quello tedesco, quello svizzero e lo scandinavo’.

Il 7 aprile Federbio ha organizzato, nell’ambito della fiera, un convegno sul ‘vino biologico alla sfida dei mercati’, al quale ha partecipato Emilio Gatto, che al ministero dell’Agricoltura è direttore generale per la promozione della qualità agroalimentare. I dati illustrati da Roberto Pinton di AssoBio hanno confermato in pieno la crescita del vino biologico in Italia e in Europa, sia in termini di produzione che di consumi.

 

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