Oggi con la settimanale prova de L’Assaggio di GreenPlanet, parliamo dell’ortaggi più importante tra quelli coltivati in agricoltura, il tubero alimentare che non ha bisogno di presentazioni, tanto comune e altrettanto amato: la patata, in particolare la patata bio dell’azienda Antonio Ruggiero SpA, che andiamo ad esaminare.
La Ruggiero è stata fondata nel lontano 1889, a Sabaudia (Latina). Opera nel comparto di patate e cipolle, con sei siti produttivi locati nelle aree più vocate del Paese, tra Emilia-Romagna, Abruzzo e Lazio. Il gruppo, che da sempre sostiene l’agricoltura a lotta integrata, ha deciso di convertire parte della sua produzione in agricoltura biologica, attraverso un diretto controllo della filiera, percorrendo, passo dopo passo, l’intera vita della patata. Dalla scelta del seme al monitoraggio della crescita, fino al confezionamento. Una rete efficiente a garanzia di un prodotto sempre fresco in tutta Italia, che ne attesti l’iter produttivo attraverso certificati di analisi. Una filosofia operativa che rispetta le risorse naturali, la salute dei consumatori, degli operatori e dell’ambiente in generale.
La varietà esaminata oggi è a pasta gialla: soda, compatta, poco farinosa. Il sapore è gradevolmente dolce. Si tratta di caratteristiche che la rendono indicata alla frittura, al forno, alla cottura in umido e lessata. In sostanza, questa patata può essere cotta in qualsiasi modo, purché non venga schiacciata: purè, gnocchi e composti morbidi in generale risulterebbero collosi.
Le patate bio Ruggiero vengono vendute in sacchetti a rete gialla che contengono un chilo di prodotto, circa 6/7 pezzi di calibro 40+. La targhetta sigillata riporta, oltre al marchio, il controllo e la certificazione CCPB.
Il prezzo di vendita si attesta su 1 euro/kg.
Il voto che merita da questo prodotto è un bel 4 pieno.
Dalla semina alla raccolta, una storia che si tramanda di padre in figlio, con un ortaggio sano, sicuro e tracciato, per soddisfare il gusto e le esigenze dei consumatori più attenti, che rispettano, con la loro scelta, i princìpi di una cultura responsabile ed eco-sostenibile.
Con la patata bio Ruggiero, possiamo dire che si porta in tavola “il sapore della natura”, in ogni stagione.
Stefania Tessari
LA VALUTAZIONE. Prodotti di scarsa qualità o di tracciabilità incerta non sono presi in considerazione. La valutazione da 1 a 5 ha il seguente significato: valutazione 1 significa che il prodotto è giudicato di qualità complessiva sufficiente; valutazione 2 qualità complessiva più che sufficiente; valutazione 3 qualità complessiva buona; valutazione 4 qualità complessiva ottima; valutazione 5 qualità complessiva eccellente. Per qualità complessiva si intende la somma dei fattori della qualità intrinseca (caratteristiche organolettiche, gusto, sapore, salubrità) e della qualità estrinseca (filiera garantita, imballaggio compostabile, chiarezza dell’etichetta, altro).