Passata di pomodoro: sequestrate 300 mila confezioni

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Dall’inizio della crisi sono piu’ che raddoppiate le frodi nel settore delle conserve alimentari con un incremento record del 103 per cento del valore delle confezioni sequestrate perché adulterate, contraffatte o falsificate.

E’ quanto emerge da una analisi compiuta sulla base dell’attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2007 al 2013 in riferimento all’operazione dei Finanzieri che hanno sequestrato circa 300 mila confezioni di passata di pomodoro, in vetro e barattoli, per un totale di 215 tonnellate a Cassano allo Jonio a seguito di controlli sulla sicurezza alimentare che hanno messo in luce ‘gravi carenze igienico-sanitarie’ e ‘mancanza di tracciabilita’ del prodotto.

Nel solo 2013 – sottolinea la Coldiretti – sono stati sequestrati dai Nas nel 2013 conserve vegetali per un valore di 12,4 milioni con 27 segnalate all’autorità giudiziaria e 165 all’autorità amministrativa. ‘Gli ottimi risultati dell’attività delle forze dell’ordine confermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda spesso sull’inganno di quanti per le difficoltà economiche sono costretti a risparmiare sul cibo’, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare il grave danno che la criminalità provoca all’immagine del prodotto agroalimentare italiano.

Le conserve di pomodoro sono il condimento preferito dagli italiani e sono diventate nel tempo il simbolo del Made in Italy alimentare in Italia e all’estero e per questo è ancora più importante difendere i primati qualitativi con l’Italia che – conclude la Coldiretti – si classifica come secondo produttore al mondo di pomodori industriali dopo gli Usa con una produzione di 4 milioni di tonnellate.

Un alimento conservato in scarse condizioni d’igiene e senza una chiara ‘carta d’identità’ che lo accompagni non deve entrare nel ciclo commerciale: è questo il commento della CIA (Confederazione italiana agricoltori), in merito all’intervento del Nucleo antisofisticazioni di Cosenza che, a Cassano allo Jonio, ha apposto i sigilli a uno stabilimento di produzione e confezionamento di conserve vegetali sequestrando circa 300mila confezioni di passata di pomodoro. All’Italia, purtroppo, spetta il primato in UE per le segnalazioni di cibi irregolari.

‘Ci troviamo a fronteggiare una vera invasione di prodotti truffaldini che, grazie all’incessante opera delle forze dell’ordine, quasi sempre vengono intercettati e sequestrati. Però a volte finiscono sui banchi di vendita e, quindi, sulle tavole delle famiglie – osserva la CIA – anche a causa di una crisi persistente che spinge i consumatori ad acquistare prodotti super low-cost di dubbia provenienza.

Per questo bisogna rendere sempre più rigorosi i controlli, severe le norme e salate le sanzioni per chi sofistica e inquina gli alimenti’.

 

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