OGM: FIRAB contesta la sperimentazione sui topi

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‘Inserire l’obbligo di testare gli alimenti OGM sui topi per 90 giorni è una misura assolutamente inadeguata per poter valutare gli effetti sull’uomo, né fornisce alcuna forma di rassicurazione per i consumatori. Quest’arco di tempo, infatti, è assolutamente insufficiente per verificare l’effetto cronico degli OGM. Invece è necessario valutare i rischi di lunga durata, basati sull’intero ciclo di vita. Come più volte sottolineato, la predisposizione a patologie croniche da OGM aumenta, infatti, con l’invecchiamento e con la maggiore vulnerabilità a malattie’.

E’ questo il commento di Luca Colombo di FIRAB (la Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica) all’approvazione del Regolamento Ue per l’autorizzazione alle imprese di nuovi OGM per uso alimentare e per i mangimi. Il Regolamento comprende l’obbligo di presentare studi sull’alimentazione dei roditori per 90 giorni per ogni singolo OGM.

‘E’ chiaro che questa misura costituisce un tentativo di rispondere alle numerose sollecitazioni e preoccupazioni dell’opinione pubblica, pur essendo in contraddizione con quello che la stessa EFSA ha affermato in un suo studio.

Ma non vogliamo essere noi le cavie per una sperimentazione degli OGM a lunga durata’, conclude Colombo.



 

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