Nuovo calo dei consumi in Italia

calo%20consumi_0.jpg

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

La fiducia dei consumatori torna di nuovo giù e cresce il pessimismo sulla situazione economica. E’ l’effetto più immediato del nuovo aumento dell’Iva scattato il primo ottobre, che si è inserito in un contesto già di crisi, con gli italiani costretti a fare i conti con il crollo del potere d’acquisto (-1,7 per cento nei primi sei mesi del 2013) e la disoccupazione al top dal 1977. Lo afferma la CIA – Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati Istat diffusi oggi, 24 ottobre.

In uno scenario del genere, dove 16 milioni di famiglie devono tagliare perfino su cibo e sanità, l’incremento dell’Iva di un punto percentuale non fa che rendere tutto ancora più difficile.

Perché non si può ignorare che l’aumento dell’imposta va a coinvolgere il 60 per cento dei consumi: dall’abbigliamento al pieno di benzina, dal vino ai mobili per la casa, dal pc alle parcelle dei liberi professionisti, con un costo già stimato per famiglia compreso tra i 200 e i 300 euro annui.

I consumi sono tornati ai livelli di trent’anni fa – ricorda la CIA -. Dall’inizio della crisi sono diminuiti quasi del 40 per cento viaggi e vacanze, ma soprattutto le famiglie hanno dovuto ridurre il budget a disposizione per la spesa alimentare di oltre 12 miliardi di euro, al netto della dinamica dei prezzi.

Nessuna categoria merceologica è uscita indenne dai tagli, anche se i cali di spesa più pesanti nel 2013 sono stati per pesce (-18,4 per cento), carne rossa (-4 per cento), pasta (-9 per cento) e latte fresco (-7,5 per cento).

Bisogna fare un passo indietro sull’Iva – avverte la CIA – e ridare un segnale di fiducia a famiglie e imprese. Continuando su questa strada, invece, si deprime ancora di più la crescita e si allontana la ripresa dell’economia.

 

Seguici sui social

Notizie da GreenPlanet

news correlate

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ