Si è svolta venerdì 1 giugno l’assemblea generale ordinaria del Consorzio il Biologico di Bologna. Dal consiglio di amministrazione sono usciti Remo Ciucciomei e Maurizio Zucchi, sostituiti rispettivamente da Elisa Pedrazzoli e Claudio Mazzini.
Pertanto il cda risulta così composto: Lino Nori, presidente; Fabrizio Piva, vicepresidente; consiglieri Giorgio Albertin, Giovanni Di Costanzo, Silvio Grassi, Claudio Mazzini, Giovanni Moretta, Dario Mozzachiodi, Tiziano Orlandi, Paolo Pari, Elisa Pedrazzoli, Davide Pierleoni, Augusto Verlicchi.
Nel corso di un’articolata relazione, il presidente Nori ha ricordato che la crisi dell’economia mondiale non sta incidendo in modo significativo sullo sviluppo del settore biologico. ‘Il biologico – ha detto Nori – è un esempio concreto che la strada della sostenibilità rappresenta anche una straordinaria occasione di sviluppo e redditività’.
Nori ha riflettuto sugli effetti della truffa messa in luce dall’operazione della Guardia di Finanza ‘Gatto con gli Stivali’ lo scorso dicembre: ‘Tutti – produzione, certificatori, pubblica amministrazione – dobbiamo prendere coscienza delle nostre responsabilità a fronte delle grandi opportunità che si prospettano per i prossimi anni. Lasciare spazio alle ‘pecore nere’ che sopperiscono in maniera fraudolenta alla mancanza di prodotto è troppo rischioso rispetto agli obiettivi che ci prefiggiamo. La soluzione è costruire con pazienza e perseveranza filiere competitive al cui interno ci sia una collaborazione e una distribuzione del valore tale da consentire approvvigionamenti sicuri ed una redditività adeguata per tutti i soggetti. Ai certificatori non basta più fare bene il compitino ma occorre agire applicando le regole con rigore ed equità. Da parte sua la Pubblica Amministrazione, da cui dipende il livello di garanzia offerto dall’attività di controllo e certificazione, dovrebbe concentrarsi di più sull’essenza dei problemi’.
Il bilancio del Consorzio al 31 dicembre 2011 segna indicatori in calo rispetto all’anno precedente. L’attività, che ha registrato un valore della produzione per un milione 734 mila euro, si è comunque chiusa con un utile netto, dopo le imposte, di 65 mila 413 euro contro gli 81 mila 175 del 2010.
Il Consorzio ha partecipazioni in varie imprese, in particolare ha il 100 per cento delle quote di CCPB srl di Bologna, società di certificazione riconosciuta tra gli 11 organismi operanti a livello nazionale. I ricavi complessivi realizzati dal CCPB nel corso del 2011 – il bilancio è stato illustrato dal presidente del cda Fabrizio Piva – ammontano a 4 milioni 889 mila euro con un aumento del 5,5 per cento sul 2010. (a.f.)