A Porta Romana nascerà il primo quartiere ‘smart’ di Milano, con emissioni vicine allo zero. Il progetto vale 25 milioni di euro, di cui 8,6 finanziati dall’UE, e rientra nel programma europeo ‘Sharing cities’ che coinvolge Milano, Londra, Lisbona, oltre a Bordeaux, Burgas e Varsavia. Si parte dai condomini privati di via Verro 78B e via Tito Livio 7: due edifici degli anni Settanta che entro Natale saranno rivoluzionati fino a tagliare anche del 60 per cento il consumo energetico. A inaugurare i lavori, il 7 agosto, il sindaco Sala.
I lavori, concordati con gli inquilini, vanno dalla posa di cappotti esterni isolanti, a sistemi di controllo a distanza degli impianti termici e dei consumi, alla sperimentazione di un innovativo sistema di autoproduzione e gestione intelligente di energia da solare termico. Il tutto monitorato da una serie di sensori che raccoglieranno i dati di comfort (luminosità, temperatura, umidità, ecc.) all’interno degli stabili. Gli stessi interventi saranno replicati in altri tre palazzi privati, a cui in futuro se ne potrebbero aggiungere altri.
Entro fine anno, in zona nasceranno dieci aree della mobilità con 60 auto e 150 bici elettriche in condivisione, un sistema di logistica green per la distribuzione delle merci (dieci mezzi) e colonnine di ricarica, a cui si aggiunge la possibilità di creare car sharing condominiali. Anche cercare parcheggio diventerà smart: da una app sullo smartphone si potrà vedere dove c’è posto, grazie a una serie di 125 sensori a terra collegati a telecamere installate sui lampioni che vigileranno anche sulla sosta irregolare. Anche 400 pali della luce, rigorosamente a led, saranno smart. I primi sono già stati installati e collegati alla centralina termica di via Feltrinelli: sono dotati di sensori capaci, da una parte, di leggere il movimento per aumentare la luminosità al passaggio di pedoni, dall’altra, di rilevare la presenza di inquinanti nell’area, oltre a dati sulla temperatura e l’umidità.