Quali le tendenze, i dati e le complessità avvertite nel mercato del miele? E quale l’impatto del
Covid-19 sulle vendite di questi prodotti? A offrirci arricchenti spunti su questi temi è la
competente voce di Nicoletta Maffini (nella foto sotto), nominata Direttore Generale di CONAPI Soc. Coop. Agricola lo scorso luglio.
Entrando nel vivo del tema da cui muove l’intervista, Nicoletta Maffini precisa: “Il mercato del
miele convenzionale e Bio vive un momento di grande complessità, le produzioni sono sempre più
difficili a causa di problemi climatici, ambientali e di inquinamento dovuto all’uso di pesticidi”. Si
tratta di una complessità rilevata nella scorsa campagna 2020, non solo in Italia ma anche in
diversi altri Paesi europei. Andando nel dettaglio dei raccolti relativi alle varie tipologie di miele, in
Italia, Nicoletta Maffini rileva una scarsità nel raccolto dell’acacia, “con una produzione a macchia
di leopardo con medie che si attestano decisamente sotto i 10 kg per alveare”. La stessa scarsità
viene rilevata anche nel caso dei raccolti di agrumi, sulla e millefiori. E per quanto riguarda
l’Europa? “È stato particolarmente difficile il raccolto dell’acacia. In Ungheria e in Romania è stata
del tutto assente la produzione del biologico e scarsa la convenzionale. Difficili anche i raccolti del
millefiori”.
Interessante provare a delineare come sia intervenuto il Covid-19 su questo mercato e quali
impatti abbia generato: “A fronte di questa situazione il mercato, sia sul fronte del miele
convenzionale e che su quello bio dopo anni di stasi si è mosso, il Covid ha sicuramente contribuito
ad una crescita dei consumi. Il forte richiamo salutistico del miele è stato rivalutato fortemente a
partire dallo scorso febbraio. Solo a maggio inoltrato il convenzionale ha superato in percentuale la
crescita del bio”. Nicoletta Maffini, a tal proposito, ricorda le principali proprietà del miele: “È il
prodotto dolcificante per eccellenza, ricco di valori nutrizionali. A parità di quantità, presenta meno
calorie dello zucchero saccarosio, nonché un potere dolcificante superiore”.
Si tratta di proprietà che sono state particolarmente ricercate e apprezzate in questi mesi di
emergenza Covid-19, come dimostrano i dati del mercato in generale, cresciuto di circa il 12,5% a
volume e 13,3% a valore (anno terminante 12 luglio 2020 dati Nielsen MIELE IT Iper+Super). Per
quanto riguarda specificatamente i marchi di proprietà di Conapi: “Mielizia e Cuor di Miele sono
cresciuti complessivamente molto di più rispetto al mercato, registrando un + 40%, a valore
complessivo, tra Italia ed estero”.
Interessante un dato sull’estero: “In Francia e in Giappone vendiamo esclusivamente miele
biologico, i consumi sono cresciuti anche all’estero, sia nel canale specializzato che in GDO”.
Stefania Tessari