Dopo più di un anno e mezzo di eventi a distanza, webinar e iniziative che hanno mantenuto vivo il legame fra produttori, professionisti e consumatori sono finalmente tornati gli eventi in presenza. Per celebrare questo importante ritorno Made in Nature, il progetto finanziato dall’Unione europea e CSO Italy per promuovere il consumo di cibo biologico in Italia, Francia e Germania, giunto al suo ultimo anno, ha presenziato alla kermesse di Rimini dedicata alla filiera ortofrutticola, Macfrut 2021, con un evento di presentazione dedicato a giornalisti, buyer e professionisti del settore.
Per fare il punto sull’andamento del biologico e sulle prospettive produttive sono intervenute le aziende partner di Made in Nature: Brio, Canova, Conserve Italia, Lagnasco Group, RK Growers, Veritas Biofrutta e Mazzoni.
Attraverso i propri interventi, Luca Mari, Project Manager di CSO Italy, Luca Zocca, responsabile Marketing di Brio, Angelica Batani responsabile marketing Canova e Francesco Ricchieri, Sales Export Manager di Veritas Biofrutta, hanno illustrato l’andamento pre e post Covid, focalizzandosi sull’importanza di continuare a promuovere la cultura del biologico fra i consumatori e l’eccellenza delle proprie produzioni in Italia e all’estero.
Gli interventi si sono soffermati anche sul futuro del biologico e i passi da compiere, soprattutto in relazione alle
campagne Farm to Fork dell’Unione europea e all’investimento di 300 milioni di euro in 5 anni messo a disposizione dal Fondo complementare al PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che rappresenta un momento di sicura propulsione per l’intera filiera.
Nella sua introduzione Luca Mari di Cso Italy ha focalizzato l’attenzione sugli obiettivi del progetto, concentrandosi “sull’importanza nel comunicare il biologico non solo dal punto di vista produttivo ma del suo ruolo nella vita di tutti i giorni e per l’ambiente. Giunto al suo ultimo anno Made in Nature ha permesso alle aziende di promuoversi all’interno dei paesi target con azioni mirate, puntando su fiere, eventi instore e comunicazione online soprattutto in periodo di Covid che hanno prodotto grandi risultati. Per questo abbiamo deciso di ripresentare il progetto per un altro triennio“.
“Dopo l’anno della pandemia i nostri dati hanno dimostrato di continuare la loro crescita, ottenendo buoni risultati anche nella campagna estiva nonostante le iniziali mancanze di drupacee causate dalle avverse condizioni climatiche”, ha affermato Angelica Batani di Canova, “Questa crescita si è confermata anche sul mercato estero in cui abbiamo registrato risultati incoraggianti e di crescita. Progetti come Made in Natura sono importanti anche per sensibilizzare i consumatori europei al biologico che sono in netto aumento anche in Italia e Francia, mentre in Germania sono già stabilmente fra i principali consumatori al mondo”.
“Veritas Biofrutta ha il suo core business nell’export e anche per noi il mercato ha tenuto in questi ultimi anni”, ha conferma Francesco Ricchieri di Veritas Biofrutta, “nonostante la mancanza di drupacee e pere abbiano creato qualche problema, con le brassicacee siamo riusciti a compensare anche grazie all’export. Il biologico italiano è sempre più richiesto grazie alla sua qualità, e ci ha permesso di aprirci a un mercato anche extraeuropeo, confermando le buone performance in Germania, Francia e Scandinavia che si dimostrano sempre più ricettive alla qualità italiana”.
“Come Brio e Alce nero – ha dichiarato Luca Zocca di Brio – abbiamo registrato una lieve flessione a livello di vendite interne nei primi mesi di quest’anno che sono state però compensate dall’export. Abbiamo lavorato molto per cercare di allargare la produzione italiana, ampliando la filiera e i territori di produzione, migliorando anche dal punto di vista varietale e rivedendo i nostri packaging con una chiave più sostenibile. Per quanto riguarda l’estero i principali paesi sono stati Germania e Francia, Paesi target di Made in Nature, in cui abbiamo aumentato i volumi di prodotto principalmente in GDO con buone performance su mele, kiwi, pere e asparagi, in attesa di partire con melagrana e caco da fine settembre» ha concluso Zocca.
In tutta Europa il biologico, nel 2020, ha vissuto un momento di espansione importante, segnando un aumento nei consumi e nelle vendite che, con l’arrivo del 2021 ha coinciso con un aumento degli ettari e delle aziende votate a questo tipo di agricoltura di cui l’Italia è il primo paese per produttori (80.000, fonte BioFach 2021). I primi sei mesi del 2021 in Italia hanno registrato, secondo le stime di CSO Italy, un totale di 113 mila tonnellate acquistate, numeri superiori alla
media del triennio pre-Covid ma inferiori del 4% rispetto al 2020. L’indice di penetrazione, sebbene in leggero calo sul 2020, è risultato pari al 56% del totale, in crescita rispetto al 53% del 2019, con volumi che registrano il +1% nella GDO tradizionale.
Fonte: Ufficio stampa Made in Nature