Utilizzare terreni incolti per dare occasioni di lavoro a giovani disoccupati o sotto-occupati desiderosi di dedicarsi al lavoro nei campi. E’ una prospettiva interessante per il nostro Paese ed è un’idea che si sta facendo largo qui e là, con il sostegno di alcune associazioni nazionali come l’AIAB. Nella tornata elettorale amministrativa da poco passata, questa idea è stata ripresa nell’Anconetano dalla lista civica Loreto Libera, e sta già raccogliendo i primi consensi: usare i terreni di proprietà delle Opere Laiche di Loreto per avviare una cooperativa sociale dedita all’agricoltura ecosostenibile, impegnata nella coltivazione di prodotti stagionali venduti sul posto a km zero.
Sarebbe un’azione di sostegno concreta per fare fronte alla disoccupazione e avviare progetti virtuosi per la difesa dell’ambiente. Cecilia Tombolini, di Loreto Libera, ha fatto bene i conti: esiste un’associazione con un patrimonio agricolo vasto e inutilizzato, c’è un’apposita struttura tecnica gestita dal direttore agrario di Opere Laiche che potrebbe coordinare il progetto, e poi la stessa sede della cooperativa potrebbe essere ubicata in una delle tante case rurali dell’ente. Il progetto è stato definito interessante dal sindaco di Loreto Paolo Niccoletti, che si è impegnato a studiare una proposta di accordo con la fondazione.