Lo standard Bio Habitat utilizza un disciplinare sviluppato da Prober, l’associazione dei produttori Biologici e Biodinamici dell’Emilia Romagna, in partnership a Serbios ed altri esperti del settore, che pone come fine quello di accomunare e quindi adoperare anche per il verde non agricolo i principi dell’agricoltura biologica definiti dal reg. CEE 834/2007 e dagli standard internazionali riconosciuti (Ifoam e Codex).
Bio-Habitat è uno standard che propone un metodo innovativo nella gestione del verde urbano o comunque del verde a destinazione non agricola, ispirato al metodo biologico.
L’obiettivo principale è quello di tramutare la tradizionale cura delle aree verdi in una gestione più attenta agli aspetti ambientali, legati quindi al benessere delle piante, all’ aumento e alla salvaguardia della biodiversità, alla tutela degli organismi presenti negli spazi verdi (fauna minore, uccelli ecc.) e alla tutela dei fruitori. In pratica una gestione più sostenibile, anche in ottica futura.
Bio-Habitat si basa su alcuni principi fondamentali ovvero: l’applicazione di un modello di progettazione e gestione del verde urbano, molto attento alle problematiche ecologiche e sociali, la valorizzazione delle aree verdi con l’introduzione di metodi biologici di gestione sostenibile, la promozione della biodiversità, l’integrazione e la creazione di regolamenti e di piani di gestione del verde, utilizzando le linee guida presenti nel disciplinare.
Bio-Habitat può essere applicato in aree verdi come parchi, viali, giardini urbani, ecc, nel verde scolastico, verde residenziale pubblico, campeggi, hotel, villaggi turistici, parchi tematici.
Diverse sono le aree verdi di molte città italiane già certificate con il metodo biohabitat, che garantiscono ai fruitori, un’ottima qualità del servizio, attraverso un attenta e oculata gestione sostenibile del verde.
Giuseppe Maio