La tragedia del Giglio, un turismo da ripensare

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AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, in una nota diramata oggi da Bologna, sede dell’associazione, rivolge ‘alle vittime del naufragio dell’isola del Giglio il proprio pensiero, alle famiglie, ai passeggeri e ai lavoratori la propria solidarietà’.

Secondo AITR, la tragedia della Costa Concordia costringe tutto il turismo italiano ad un ripensamento. Quanto è accaduto – sostiene l’associazione- non è stato solo il frutto di una fatalità o di un errore umano. 

Da anni l’industria delle crociere è cresciuta ‘senza limiti e senza regole’. Navi sempre più mastodontiche, porti smisurati per accoglierle, rotte rischiose e lavoratori reclutati nei paesi più poveri per salari minimi.

Un impatto ambientale tutto da valutare ma certo molto rilevante, un impatto economico sulle destinazioni molto contenuto.

‘Questo modello – conclude la nota – non corrisponde alle esigenze ed ai diritti di sviluppo turistico responsabile per cui AITR è nata e si batte’. AITR auspica pertanto che da oggi si apra una riflessione profonda, perché tragedie come questa non debbano più accadere.

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