I ristoranti biologici si presentano con formule e proposte diverse. Alce Nero Caffè (Bologna, via Petroni 9/b, zona universitaria) nell’ampio locale del punto vendita dei prodotti Alce Nero colloca anche la ristorazione. Ma di che tipo di ristorazione si tratta? Ne parliamo con Enrico Feliciani, responsabile progetto Alce Nero Caffè. Ecco le nostre domande e le sue risposte.
– Entrando in un ristorante biologico si può pensare di consumare un pasto sano, nutriente ed appetitoso. Quali accorgimenti usate in cucina ad Alce Nero Caffè per esaltare la qualità degli ingredienti da voi usati?
‘La qualità degli ingredienti che utilizziamo è di primissima scelta, di origine nazionale, con moltissimi cereali e legumi, l’ortofrutta è fresca e lavorata quotidianamente, quindi basta poco per ottenere cibi buoni, profumati e leggeri. Di fatto gli ingredienti che utilizziamo si esaltano da soli, le ricette sono semplici e poco condite, cerchiamo di evidenziare i gusti inserendo spezie, erbe aromatiche e radici, con forti poteri antiossidanti, in modo da rendere le pietanze accattivanti e nello stesso tempo con un forte orientamento al benessere’.
– Una caratteristica della vostra ristorazione è quella di presentare al pubblico un volto dei prodotti biologici che superi l’idea di ‘privazione’ puntando sull’esaltazione del gusto.
‘Prima di tutto le nostre proposte devono essere buone e belle -il biologico è un prerequisito – come dice la nostra insegna ‘Alce Nero Caffè – Buono e Bio’, e da qui abbiamo sviluppato la nostra offerta, un menù molto vario, prevalentemente vegetariano ma anche con qualche proposta di carne e pesce, che varia molto seguendo la stagione e il mercato, utilizzando tecniche di cottura moderne, esaltando il gusto di ogni ricetta, con colori e abbinamenti agrodolce, mirando al palato delle persone.L’obiettivo è: mangiare di gusto il lato sano del cibo’.
– Può descriverci come presentate al pubblico le vostre proposte nei menù?
‘Il nostro menù è semplice e accessibile, friendly ma nello stesso tempo ben strutturato per rispondere alle molteplici esigenze dei clienti. Abbiamo diviso la nostra proposta in due tipologie di servizio, nello stesso ambiente, una proposta a libero servizio e una servita al tavolo. Mi spiego meglio. Il nostro menù è così composto:
a) offerta di un buffet di stagione: cereali, legumi e verdure a libero servizio. Tutti i giorni oltre venti ricette proposte, di orzo, farro, miglio, quinoa, cous cous, boulgur, grano saraceno, riso venere, riso basmati, riso integrale, ceci, fagioli e verdure di stagione, oltre ad una zuppa di verdure. Qui il nostro cliente è libero di alzarsi dal tavolo e andarsi a servire al buffet liberamente, scegliendo le quantità e senza tempi di attesa;
b) un’offerta alla carta. Chi decide di non servirsi a buffet ha una Carta composta di una scelta di quattro zuppe, quattro primi piatti, con pasta integrale, di kamut, di farro e a volte pasta fresca fatta a mano, cinque secondi, due vegetariani, due di carne e uno di pesce, con servizio al tavolo’.
– Quali sono mediamente i prezzi di un pasto consumato da voi?
‘I prezzi dipendono molto dal pasto consumato. Per esempio una persona può mangiare una zuppa, bere dell’acqua e spendere 8 euro, (l’acqua è gratuita), oppure prendere un bel piatto a buffet e l’acqua a 11 euro. I nostri Primi variano dai 7 euro di una pasta (farro, integrale, kamut) al pomodoro fino a 9 euro per una pasta fatta in casa (gnocchi di patata al cacao, con pomodoro fresco, melanzane e capperi), così un secondo varia dai 9 euro di un piatto vegetariano fino ai 14 di un filetto di salmone’. (F.D.)
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