La Barbie green, salvata dalla discarica

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Poteva Barbie, la bambola più amata e alla moda del mondo, rimanere indifferente alle problematiche ambientali? Evidentemente no, anche perché Barbie è sempre stata al passo con i tempi. Aveva solo bisogno di un aiutino. E questo è arrivato. A realizzarle un guardaroba green, fatto con materiali di riciclo, ci ha pensato la cooperativa romana T-Riciclo, la quale è partita dal recupero delle Barbie buttate vie dalle bambine perché rotte o troppo vecchie e ha fatto fare a loro da modelle per i nuovi vestiti eco-sostenibili.

Sapete quante Barbie la cooperativa raccoglie in un anno dai cassonetti di Roma e dintorni? La bella cifra di 250. Del resto, la vocazione ambientalista (e, aggiungiamo, l’originalità) è da sempre stata la mission della Cooperativa romana attiva da più di dieci anni nel settore del riciclo e del recupero dei materiali dell’infanzia che includono un cospicuo numero di giocattoli tra cui anche la bambola più famosa del mondo. I giocattoli, una volta recuperati e riportati a nuova vita, diventano oggetti di consumo etico e materia di educazione ad una cultura di rispetto per il pianeta, rivolta ai più giovani.

Un’esperienza e un impegno bellissimi per aiutare l’ambiente educando i bambini, ma anche i loro genitori, all’importanza del riciclo. Riciclare carta e cartone, legno, plastica, metalli e vetro consente di risparmiare enormi quantità di materie prime, la maggior parte delle quali l’Italia non produce e deve, di conseguenza, importare. Ma il risparmio più importante è sicuramente quello sull’ambiente.

Il progetto della Barbie eco-sostenibile non è nuovissimo, risale al 2011; è nato in occasione del 50esimo compleanno della bambola con la mostra Barbielonia. In quell’occasione ben 100 Barbie provenienti dall’atelier up-cycling della Cooperativa T-Riciclo furono messe in mostra a Roma alla Torretta Valadier. Tutte quelle Barbie avevano la caratteristica di essere state salvate dalla discarica e riportate al loro splendore attraverso un accurato lavoro di selezione e di re-invenzione con abiti unici, cuciti a mano con scarti di tessuto ed altri materiali di riciclo. Ora la Cooperativa intende realizzare una sfilata delle sue Barbie e per questo prosegue nella creazione di abiti sostenibili per la sua ‘speciale modella’.

Forza T-Riciclo e complimenti!

 

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