L’ambiente al centro coinvolgendo i giovani

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Martedì nero in Borsa, corruzione in Regione Lombardia, ‘no Tav’ agitati, disoccupazione giovanile e cassa integrazione in aumento, benzina record, pil in calo.

Ecco un giorno di ordinaria informazione italiana. Ecco l’immagine di un Paese che, giorno dopo giorno, scivola giù. Crisi è la sintesi. E non solo crisi economica.

Ma, da dove e come ripartire? Più si allarga la crisi, più si fa urgente la risposta. E allora si deve capire, innanzitutto perché questa crisi è nata, da dove è venuta. La risposta più seria è che un modello di sviluppo è finito, ha fatto più danni, ha creato più squilibri di quanto benessere abbia generato. La crisi pone domande ma è anche e soprattutto, in sé stessa, una risposta. Questo vale in generale.

In un Paese come l’Italia, poi, è ancora più chiaro che altrove in quale direzione vada cercato il futuro: l’ambiente, sia naturale che urbano, è il più grande patrimonio del nostro Paese. Occorre metterlo al centro di iniziative in grado di rilanciare l’economia e la cultura, coinvolgendo i giovani.

Non c’è nulla di più triste di un Paese che vede crescere di continuo la disoccupazione o la sotto-occupazione dei suoi giovani laureati. Serve un progetto e può essere quello che mette al centro la valorizzazione della ricchezza ambientale straordinaria del territorio italiano.

Un progetto impossibile senza la preparazione, l’intelligenza, l’entusiasmo dei giovani.

Antonio Felice

editor@greenplanet.net 

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