In Valpolicella aperte le terme Aquardens

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Un’isola eco-green, un’emozione che sgorga dall’acqua. Aquardens, primo parco termale in Europa per estensione d’acqua, è stato aperto al pubblico lo scorso 23 luglio, a Santa Lucia di Pescantina, a pochi chilometri dal centro di Verona e dalle uscite autostradali di Verona Nord e Affi sull’Autobrennero. Si tratta di una grande struttura per il relax e il benessere a bassissimo impatto ambientale, studiata dagli architetti Giancarlo Marzorati e Claudio Tezza cercando l’armonia con l’ambiente circostante (quello delle colline della bassa Valpolicella) dopo un’attenta selezione delle più avanzate esperienze nordeuropee.

 

L’iniziativa non poteva sfuggire a GreenPlanet non solo per l’accurata attenzione alla sostenibilità ambientale ma anche per la scelta coraggiosa di un gruppo di imprenditori che hanno reagito alla crisi scegliendo la valorizzazione del territorio e abbracciando la svolta green. Non hanno investito in ciminiere ma in una risorsa che sgorga dal sottosuolo fin dal tempo degli antichi romani, rispettandola al massimo consentito dalle attuali conoscenze.

L’impatto emozionale colpisce fin dall’accesso, realizzato attraverso una cascata d’acqua termale che conduce all’interno dell’ampia area reception.

Qui si apre il grande fronte a vetrate da cui si gode la vista sulle terme e sull’avvolgente paesaggio circostante. Un susseguirsi di lagune, vasche, piscina al sale del Mar Morto, grotte, cascate mettono a disposizione oltre 5.200 metri d’acqua salso bromo iodica che sgorga purissima a 46 gradi da una profondità di 130 metri e viene convogliata nelle pompe di calore. Attraverso un processo di geotermia, l’acqua rilascia parte del suo calore consentendo la realizzazione di un progetto eco-sostenibile da un punto di vista energetico e il risparmio di immissione in atmosfera di una quantità di CO2 equivalente a quanto assorbito da oltre 600 ettari di bosco. Il processo viene regolato in modo differenziato nelle diverse vasche mettendo a disposizione acqua termale con temperature variabili dai 32 ai 39 gradi.

Decine di pompe di filtrazione per il trattamento fisico dell’acqua garantiscono il mantenimento dello stato di purezza originaria, grazie anche alla presenza di filtri a raggi UV, che neutralizzano i batteri nei 5 ricambi quotidiani previsti, contro i tre di legge abitualmente adottati. Circa 30 chilometri di tubazioni collegano le oltre 220 postazioni idromassaggio e i diversi giochi d’acqua. Terrazze e ampi spazi verdi completano l’area oggi a disposizione di 35.000 metri quadri. All’area wellness sono destinati 1.400 metri, con saune studiate per diversi programmi (energizzante, rilassante, purificante, tonificante), docce emozionali, lettini ad acqua retro illuminati con musica e cromoterapia e letti con materassi di sabbia riscaldata per impacchi benefici. Innovativa anche la zona del self treatment che mette a disposizione degli ospiti argille, fanghi riscaldati e sali speziati. Tre ristoranti si affacciano sull’area termale. Non manca

un’area fitness riabilitativa con ambulatori e medici specialisti.

‘Con il nuovo parco termale della Valpolicella – afferma il presidente Enrico Ghinato (nella foto) – abbiamo voluto proporre il vero senso originario delle terme, così come ci è stato tramandato dagli antichi romani: un luogo di socializzazione, svago e recupero psico-fisico, una nuova agorà, che per dodici mesi all’anno offre un’inedita e stimolante opportunità di incontro e divertimento all’insegna dello star bene con se stessi e con gli altri’.

Fino al 30 settembre è possibile approfittare di tariffe promozionali: 15 euro fino a 3 ore, 24 per l’intera giornata, 10 euro per ragazzi fino ai 14 anni, mentre i bimbi sotto il metro d’altezza entrano gratis. Queste tariffe danno la possibilità di accedere all’intera area termale, comprensiva di lagune, grotte, percorso kneipp e vasca al sale del Mar Morto. Chi volesse accedere alla sola area wellness, potrà farlo al costo di 30 euro, mentre la maggiorazione è di 10 euro per chi ha acquistato il biglietto d’accesso alle terme.

Aquardens è nata da un’idea del vicepresidente Flavio Zuliani e del fratello Roberto – proprietari del terreno oggi acquisito dalla SpA Aquardens – sviluppata successivamente da Enrico Ghinato attuale presidente, già presidente nazionale dei Parchi Italiani e di Gardaland, il quale ha elaborato un progetto societario riuscendo a coinvolgere e catalizzare una trentina di imprenditori del Veneto e del Trentino, che hanno deciso di investire un capitale che, già nella fase iniziale, ammonta a circa trenta milioni di euro. Il progetto prevede un investimento che, partendo dallo stato dell’arte attuale, è quantificabile in 50 milioni di euro e che prevede un’espansione futura, con la realizzazione del reparto ricettivo, di circa 40 milioni di euro, portando così l’investimento complessivo a 90 milioni di euro.

Alla base del progetto c’è un nuovo modello termale, non più destinato prevalentemente alla terza età e alla riabilitazione, bensì allineato ai più avanzati trend europei. In realtà è la realizzazione di un sogno, coltivato in primis dai fratelli Zuliani, che ha saputo affascinare e coinvolgere l’intera compagine societaria, con evidenti e importanti implicazioni di relazione con il territorio. L’analisi condotta da Federterme indica un rapporto, tra il fatturato della struttura e l’indotto che si viene a creare attorno ad essa, di un moltiplicatore pari a oltre 10 volte il fatturato stesso.

Per informazioni: www.aquardens.it

Per la video intervista al presidente Enrico Ghinato clicca su questo link.

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