Flexitariani, vegetariani, vegani. I consumatori di oggi sono sempre più consapevoli e, in fatto di alimentazione, hanno le idee molto chiare. Chiedono prodotti sempre più salutistici, da un lato, ma anche facili da conoscere e riconoscere sul punto vendita. Due driver molto forti che promettono di rivoluzionare i reparti ortofrutta nel prossimo futuro.
Di questo si è parlato il 10 maggio nel convegno inaugurale del Macfrut di Rimini dal titolo ‘Dall’ortofrutta alle soluzioni vegetali’.
In passerella le novità sul punto vendita proposte nella sezione della fiera ‘New retail solution’. In particolare fari accesi su Microgreen coltivati direttamente in negozio come proposto dalla ricerca congiunta di C-Led (Gruppo Cefla) e Università di Bologna; un innovativo progetto di category manager firmato da Spreafico che ha portato alla creazione del brand di frutta esotica ‘E’ squisita’ e lo studio di nuove soluzioni per il punto vendita proposte da Zerbinati e Coop.
Secondo i dati presentati da Agroter, il 55% dei consumatori chiede prodotti al 100% naturali; senza coloranti artificiali (49%); senza aromi (43%); biologici (36%); ricchi di proteine vegetali (21%). Il must che guida la scelta in punto vendita è ‘Less is more’, ossia meno è meglio. Meno contenuto di grassi, ad esempio, richiesto dal 43% dei consumatori.
Tutte queste cifre si traducono in una crescita incredibile dei nuovi prodotti vegetali lanciati nel mondo la cui produzione tra il 2011 e il 2015 è praticamente sestuplicata con una vera e propria impennata tra il 2014 e il 2015 in cui l’indice di crescita preso in esame è raddoppiato passando da 339 a 656.
Tra i prodotti che registrano le performance migliori ci sono quelli biologici, sui quali Zerbinati spinge anche con l’originale pay off sullo scaffale che recita ‘Pensati per il consumatore’.
‘Siamo in una fase di importante cambiamento dei consumi – ha spiegato Simone Zerbinati, dell’omonima azienda di famiglia, intervenuto al workshop – che ancora è all’inizio ma che promette di aprire interessanti opportunità che bisogna sapere cogliere. Secondo una ricerca di Centromarca, le categorie che sono aumentate maggiormente nell’ultimo periodo sono: salmone, biologico e zuppe. Si tratta di tre categorie di valore e sono tutti prodotti di servizio. Questo conferma che il consumatore sta cambiando il suo stile di vita ed i nuovi trend aprono grandi opportunità per il settore’.
Crescono a doppia cifra anche i frutti esotici che nella GDO valgono un giro d’affari di 49 milioni di euro (+15% a valore e + 10% in volume). Per cavalcare l’onda, l’azienda Spreafico ha presentato a Macfrut il suo innovativo progetto di category manager che inaugura il brand ‘E’ squisita’.
‘Un anno e mezzo fa – ha precisato Luca Dal Toso, responsabile marketing di Spreafico – abbiamo fatto una ricerca di mercato per cercare di conoscere meglio i nostri clienti. Lo studio ci ha rivelato che sono persone di livello culturale elevato, che amano viaggiare e che richiedono la frutta esotica per rivivere le esperienze sensoriali vissute durante il viaggio. Sulla base di questo studio da ottobre scorso abbiamo iniziato un test in 12 negozi di Coop Nord Ovest e Coop Centro Italia dove abbiamo attivato delle isole per esporre questi prodotti sotto il marchio madre di È squisita. Il test durerà un anno proprio per testarlo sulla stagionalità di tutti i prodotti’.
In tutto 13 le referenze di frutti esotici che vengono venduti a pezzo grazie all’applicazione di una speciale etichetta su ogni frutto e declinata in base alle caratteristiche del prodotto. In bella vista sullo scaffale molte informazioni relative ai frutti incluse le loro caratteristiche principali, come sbucciarli, come cucinarli e come conservarli.
‘Stiamo ragionando su come riorganizzare tutti gli spazi del reparto ortofrutta – ha spiegato Alberto Ancarani, resposabile IV e V gamma, Bio e import di Coop Italia -. Per la GDO rappresenta un tema non facile ma inevitabile se si considera che in Italia i vegetariani rappresentano una popolazione di 18 milioni di abitanti. Un target di persone che sta facendo incrementare a doppia cifra il consumo di frutta e verdura. Oltre al test con Spreafico stiamo anche conducendo uno studio su IV e V gamma per cercare di capire se lo scaffale di questi prodotti può essere migliorato ed in quale direzione. Adesso vengono trattati tutti in maniera indifferenziata ma stiamo valutando se possa essere più utile fare delle differenziazioni ad esempio per funzioni di uso’.
Mariangela Latella