Gli italiani prestano sempre maggiore attenzione alla qualità del cibo, alla sua origine e al suo impatto ambientale. Il packaging sostenibile è ormai un fattore cruciale per 7 italiani su 10, che influenza significativamente le scelte di acquisto. Secondo l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo 2025 di Nomisma, le principali tendenze che guideranno il mercato quest’anno saranno il salutismo, il risparmio e la sostenibilità.
Il 38% degli italiani adotta stili alimentari a basso impatto ambientale, mentre il 79% considera la sostenibilità una priorità. Tra le scelte più comuni per ridurre l’impatto ambientale ci sono la riduzione dello spreco alimentare, la preferenza per prodotti locali o a km0 e l’acquisto di cibi con packaging sostenibili o sfusi.
Un packaging è percepito come davvero sostenibile quando è completamente riciclabile, privo di overpackaging, realizzato con materiali da fonti rinnovabili o prodotto a basse emissioni di CO₂. Sul piano della salute, un prodotto alimentare è ritenuto sano se poco processato, privo di additivi o zuccheri aggiunti, e con un’origine delle materie prime controllata. Anche il Made in Italy e la filiera locale rivestono grande importanza per i consumatori.
Nonostante l’interesse crescente, i prezzi elevati rimangono un ostacolo significativo. I costi più alti delle materie prime sostenibili e le difficoltà legate alla normativa penalizzano l’accesso al mercato del cibo bio, ancora troppo limitato a chi ha maggiore capacità di spesa. Tuttavia, il 73% degli italiani ritiene fondamentale che i prodotti salutari abbiano un packaging sostenibile, percentuale che sale al 76% per i cibi sostenibili.
Fonte: Nomisma, Osservatorio Packaging del Largo Consumo 2025