Il mercato biologico in Italia: un decennio di crescita e trasformazione

Bio

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

Crescita dei consumi

Il consumo pro capite di prodotti bio è passato dai 35,3 euro del 2014 ai 65,8 euro del 2024, con un aumento dell’85%, segnando un interesse crescente verso alimenti sicuri, naturali e tracciabili. Il valore complessivo del mercato ha raggiunto circa 4 miliardi di euro.
Frutta e verdura guidano la spesa, rispettivamente con il 24,2% e il 18,6%, seguite da latte e derivati (22,2%). In aumento anche oli e grassi vegetali e uova fresche, mentre carni e salumi bio registrano una leggera contrazione rispetto al 2014.

Canali di vendita e profilo del consumatore

Gli acquisti avvengono principalmente tramite grande distribuzione (65%) e discount (15%), mentre i negozi tradizionali mantengono un ruolo rilevante soprattutto per ortofrutta e latticini. I principali acquirenti sono giovani under 34, over 65 e famiglie con figli piccoli. I fattori determinanti nelle scelte di acquisto restano tracciabilità, naturalità e sicurezza alimentare, mentre il prezzo più alto e la scarsa consapevolezza del bio rappresentano barriere ancora presenti.

Espansione delle superfici agricole

Le superfici agricole bio sono passate dai circa 1,5 milioni di ettari del 2014 a oltre 2,5 milioni di ettari nel 2024, pari al 20,2% della SAU totale. Il Sud e il Centro Italia guidano la classifica: Sicilia 402,8 mila ha, Puglia 318,5 mila ha e Toscana 237 mila ha.

Operatori e certificazioni

Il numero di operatori certificati è cresciuto da 59,4 mila nel 2015 a 97,2 mila nel 2024, con un incremento del 62%, confermando l’Italia tra i Paesi leader in Europa per la produzione biologica. La maggior parte degli operatori è rappresentata da produttori esclusivi e misti.

Produzione vegetale e animale

La produzione biologica italiana è aumentata su quasi tutte le categorie principali:

  • Colture permanenti di destinazione alimentare: +264,2%, circa 3,8 milioni di tonnellate nel 2023

  • Olive: +447%, circa 1,5 milioni di tonnellate

  • Uva: +297,4%, circa 993 mila tonnellate

  • Grano e farro: +260,5%, circa 764 mila tonnellate

  • Verdure fresche: +188,8% rispetto al 2014, ma -7,6% rispetto al 2022

Sul lato zootecnico, significativi incrementi si registrano in:

  • Carni avicole: +1572,8%

  • Latte alimentare: +909,7%

  • Formaggi: +468,2%

  • Uova: +224,5%

Al contrario, le carni ovine e caprine e il latte crudo ovino e caprino hanno subito riduzioni rilevanti.

Criticità e prospettive

Nonostante la crescita costante, il settore biologico italiano deve ancora affrontare alcune sfide. La disponibilità limitata di sementi certificate, il prezzo più alto dei prodotti e la scarsa consapevolezza dei consumatori sulle caratteristiche del bio rappresentano ostacoli alla piena affermazione del mercato interno. Per rafforzare il settore è necessario consolidare filiere solide, garantire trasparenza e fiducia nel prodotto e promuovere una maggiore cultura del biologico. Il decennio 2014–2024 mostra però che il biologico è ormai un comparto consolidato, capace di combinare sostenibilità ambientale, qualità e attenzione alla salute dei consumatori, con prospettive di ulteriore espansione sia sul mercato nazionale sia internazionale.

La Redazione

Notizie da GreenPlanet

news correlate

ICEA a Ecomondo 2025

Dal 4 al 7 novembre 2025 torna a Rimini Ecomondo, la fiera internazionale che accende i riflettori su economia circolare, green e blue economy. ICEA

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ