Il biologico si fa sempre più largo all’interno della grande distribuzione convenzionale e sono le stesse catene adesso a spingerlo con i propri marchi. E’ questa una grande tendenza nelle previsioni per il 2016 che emergerà a Marca, il Salone bolognese in programma dal 13 al 14 gennaio, dedicato ai prodotti a marchio dei distributori.
Dalle linee premium al biologico appunto fino ai prodotti free-from. A Marca 2016 andranno in scena le nuove strategie delle insegne per l’offerta a marchio privato, che avranno il compito di rilanciare le vendite del settore, dopo la leggera flessione registrata durante il 2015. Nei primi nove mesi dell’anno che finisce oggi, del resto, le marche dei distributori hanno ridotto dell’1,5% i volumi venduti, incrementando però di 0,1 punti il fatturato, a quota 9.548 milioni di euro.
Una performance nel complesso poco convincente, ma che mostra non pochi segnali di vitalità, a cominciare dai risultati dei segmenti a valore aggiunto, considerati appunto una priorità da cui ripartire.
Al Salone internazionale organizzato da BolognaFiere in collaborazione con ADM, aderiranno 21 big retailer, con il debutto assoluto di Carrefour, Metro e Iper. Saranno superati, inoltre, i numeri della scorsa edizione, che ha visto la partecipazione di 481 espositori e quasi 7 mila operatori professionali, con 564 incontri per i buyer di grandi catene. Il focus della manifestazione, dunque, sarà anche sui nuovi piani di sviluppo della mdd per il 2016.
Coop Italia, per esempio, ha dichiarato che intende concentrarsi in particolare sull’area salutistica, con la linea Bene.sì, nonché su quella naturale-bio con Viviverde e premium con Fior fiore.
Lavorerà nella stessa direzione anche Sigma, concentrandosi quindi sul comparto salutistico, biologico e dell’ortofrutta. Così come Selex, pronta a investire nel presidio e nel miglioramento della qualità dei prodotti per attirare nuovi consumatori, lavorando inoltre sullo sviluppo di linee specialistiche e marchi di fantasia, a completamento della gamma esistente.
Conad, invece, si affiderà tra l’altro a un allargamento dell’offerta di prodotti funzionali per intolleranti al glutine e al lattosio, oltre al rilancio del marchio da agricoltura biologica e alla maggiore attenzione sui freschissimi.