Il bio di Antica Quercia Verde vince a New York

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Antica Quercia Verde, agriturismo con azienda agricola certificata da Suolo e Salute, ha ottenuto due premi d’oro consecutivi al NYIOOC (The New York International Olive Oil Competition, il più importante concorso al mondo per l’olio d’oliva) con un olio extravergine di oliva biologico prodotto sulle colline della Toscana, contribuendo ad accreditare la leadership italiana nel settore.

‘Il terreno del frutteto è sempre stato privo di sostanze chimiche’, ha detto Josiane Ferlan, che gestisce la fattoria con suo marito, Pietro Zecchini e i loro figli Giosuè e Jeremy. ‘Gestiamo 500 piante secolari di Frantoio, Moraiolo e Leccino e un piccolo gruppo di varietà rare e non classificate’, ha detto del loro boschetto che si estende su 3,5 ettari di terrazze esposte a sud, verso la bellissima città di Cortona anche se la posizione non è la più comoda a causa del terreno ripido e di una vegetazione rigogliosa che deve essere tenuta costantemente sotto controllo.

La difficile gestione delle piante è mitigata da un’atmosfera molto speciale. L’uliveto si trova proprio sotto l’eremo di Le Celle, fondato nel 1211 da San Francesco d’Assisi e considerate le produzioni di oli e vino della vallata sembra davvero essere un’area benedetta. La scorsa stagione è stata particolarmente impegnativa. A settembre i frutti non erano assolutamente pronti per essere raccolti. Le prime preoccupazioni per il freddo di aprile e maggio, poi un’estate calda e secca fermò la crescita vegetativa. Ma all’inizio della caduta i frutti si svilupparono rapidamente. ‘Alla fine, i test del prodotto hanno dimostrato che i polifenoli erano molto più di quelli dell’anno scorso e l’acidità era minima’, ha precisato Josiane Ferlan. ‘L’analisi sensoriale ha confermato che il nostro olio extra vergine di oliva è eccellente’.

L’olio extravergine di oliva biologico è del resto sempre più apprezzato dai consumatori italiani.

Secondo il più recente rapportoSINAB, gli uliveti coprono il 12,6 per cento della superficie coltivata in agricoltura biologica, con 222.452 ettari (549.690 acri), di cui 72.053 ettari (178.046 acri) in conversione. L’olivo è quindi tra i principali tipi di allevamento praticati in agricoltura bio, con un aumento del 23,5 per cento, e un tasso di crescita simile alle viti (23,4 per cento). Il settore è al centro delle politiche di sviluppo del Paese ed è strettamente gestito dalle istituzioni europee e italiane attraverso un sistema di regole che vengono continuamente verificate e aggiornate. Grazie a queste garanzie, i consumatori sono fiduciosi negli alimenti biologici.

Fonte: https://www.oliveoiltimes.com/olive-oil-business/europe/organic-farming-high-quality-often-hand-in-hand/62571 

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