ICEA in primo piano a Norimberga

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‘Icea è stata al centro di una fitta rete di relazioni internazionali di carattere istituzionale e non, che hanno impressionato le numerose imprese certificate dall’Istituto, presenti in fiera nell’area collettiva o anche solo come visitatori. Perseguendo poi un obiettivo parallelo: trasmettere, anche agli occhi dei consumatori, l’affidabilità delle aziende certificate e del sistema del biologico italiano’.

Così il presidente dell’Istituto Certificazione Etica e Ambientale, Nino Paparella, in chiusura di BioFach 2012. Molti gli accordi e le intese – anche internazionali – siglate da Icea al BioFach, in riunioni inerenti vari settori. Qualche esempio: da rimarcare quello con la Loa (Leading Organic Alliance, di cui Icea è coordinatore in questo primo semestre 2012), formata da dieci delle più importanti organizzazioni bio europee.

L’incontro ha confermato l’impegno delle organizzazioni a investire insieme nello sviluppo di nuovi standard armonizzati di approfondimento e complemento alle normative del bio, nonché su sistemi innovativi di controllo e gestione di dati e informazioni per prevenire le frodi. Icea coordina due temi di lavoro: certificazione degli input (oltre alla conformità agli standard) e linee guida sull’impronta ecologica dei prodotti bio. L’Istituto partecipa inoltre ad altre importanti attività: acquacoltura bio e pesca sostenibile, confezioni e materiali di imballaggio ecologici, standard di certificazione etica e sociale.

E come rappresentante Loa, durante la fiera tedesca Icea ha partecipato anche al primo incontro e al lancio del Soaan, il network internazionale per la sostenibilità in agricoltura biologica promosso da IFOAM.

Da ricordare poi gli incontri svolti con Soil Association e Naturland (presto estesi anche a BioSuisse) sul tema dello sviluppo dei rapporti bilaterali nella cornice della Loa per meglio definire i riconoscimenti dei rispettivi standard privati, comuni investimenti per attività di ricerca, sviluppo e formazione.

Inoltre l’Istituto ha organizzato e partecipato a una serie di incontri per una missione di un responsabile di Ifad, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo delle Nazioni Unite che lavora per sostenere i piccoli produttori agricoli del Sud del mondo.

Icea è partner di Ifad in un progetto triennale (Samcert) che ha l’obiettivo di favorire l’accesso ai mercati di prodotti certificati sostenibili bio e FairTrade per piccoli produttori in Africa, America Latina e Asia.

Si sono incontrate diverse organizzazioni internazionali del movimento bio e FairTrade (come Ifoam, Flo e FT IT), referenti per il biologico di altre agenzie dell’Onu (Fao, Unctad, Codex Alimentarius) e aziende private interessate a diventare partner del progetto, valutando le possibilità di organizzare uno spazio del progetto dedicato alla cooperazione allo sviluppo al BioFach 2013.

Molte le iniziative in singoli stati: ad esempio, avviato un percorso comune con Helvetas, che da anni promuove progetti di agricoltura bio per la certificazione in Kirghizistan ed altre repubbliche ex-sovietiche. Procedono poi i percorsi comuni con l’ente DIO’ in Grecia (dopo i buoni risultati dell’accordo sulla cosmesi bio, si va verso un accordo di collaborazione per il bioagriturismo) e con Naturland in Romania. E ancora, in un incontro con rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura brasiliana si sono poste le basi per collaborazioni sui temi della certificazione di parte terza e del rapporto con la certificazione partecipativa per supportare la crescita dell’agricoltura famigliare in Brasile.

Passando ai materiali per la bioedilizia, un incontro Icea-Anab-Natureplus ha definito le basi per un accordo a tre – da formalizzare entro fine marzo – sulla certificazione, con pieno riconoscimento del marchio Anab-Icea.

Quanto al tessile bio, una riunione tra Global standard e gli organismi accreditati ha consentito di portare avanti il percorso di armonizzazione degli schemi di certificazione. Su proposta Icea, il Gots dovrebbe estendere il proprio campo di applicazione ad altri settori come i prodotti tessili per l’igiene e la cura della persona, di prima medicazione, accessori tessili.

Infine, fra gli eventi legati alla cosmesi del Vivaness, Icea ha partecipato all’incontro sul Cosmos, la certificazione europea per i cosmetici naturali, per fare il punto a un anno dal varo. Icea è stato il primo Odc al mondo ad emettere la certificazione, rilasciata alla linea Naarei dei Laboratori Royal, già sul mercato; altre sette aziende cosmetiche – delle circa 220 certificate in tutto il mondo dall’Istituto – stanno concludendo l’iter, per arrivare a breve sui mercati con decine di prodotti e oltre 200 estratti certificati Cosmos.

A Norimberga l’Istituto è stato presente in oltre 400 metri quadri, sempre affollati, dedicati al bio in tutti i suoi aspetti, animate dalla presenza di ventisette aziende rappresentative, oltre che da un ricco programma di incontri e riunioni.

L’Istituto è stato presente in due isole distinte di cui una di circa 300 mq, dove è stata allestita da BiolItalia un’area collettiva con 22 aziende italiane certificate Icea; un’altra sulla biocosmesi, invece, al salone collegato Vivaness, con un’isola da 130 mq e un’area collettiva di altre cinque aziende fortemente orientate al mercato internazionale.

Il tutto in collaborazione con BiolItalia, l’associazione di produttori per il miglioramento della qualità dei prodotti biologici; oltre a curare l’area collettiva realizzata con Icea – attrezzata anche per incontri commerciali di trenta minuti a disposizione delle le aziende prive di stand in fiera – BiolItalia ha partecipato anche con la Regione Puglia, organizzando uno spazio per la promozione dei prodotti bio pugliesi e un desk informativo a supporto di aziende e operatori. Sempre a cura del’associazione, inoltre, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana Monaco di Baviera e la Regione Puglia, nello stand del Ministero si è tenuto un seminario informativo rivolto alle aziende pugliesi volte a operare sul mercato tedesco.

Uno spazio infine è stato riservato alla vetrina promozionale del XVII Premio Biol, la manifestazione internazionale sugli extravergini biologici in programma in Puglia a metà marzo.

 

 

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