Icea con il progetto Ofom punta sull’estero

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Il miglior biologico italiano e pugliese sbarca negli Usa. E lo fa mettendo a diretto contatto i buyers e gli stakeholders statunitensi con i produttori dello Stivale, attraverso partecipazioni a Fiere internazionali e ad eventi organizzati ad hoc nei templi del cibo newyorkesi.

E’ quanto avvenuto ultimamente grazie al Progetto internazionale Ofom, i cui primi risultati sono stati presentati al convegno internazionale organizzato dal Premio Biol ad Andria, e delle cui iniziative GreenPlanet ha scritto nelle scorse settimane da fonte Federbio.

L’Ofom – Organic Food Organic Mood (www.ofom.it) è un programma triennale (2012/2015) finanziato dall’Unione Europea e dallo Stato italiano e realizzato dall’ATI Federbio – Bioagricoop – CiBi per la promozione e l’informazione dei prodotti biologici certificati ai sensi del regolamento CE n. 834/2007 nei Paesi extra europei.

Il progetto generale si rivolge a Cina, Giappone e Usa; in quest’ultimi è condotto dal CiBi, con iniziative finalizzate alla promozione del bio italiano appunto tramite partecipazione a Fiere e organizzazione di eventi specifici e mirati: laboratori del gusto, workshop Gdo ed eventi informativi (e dalla prossima annualità anche attività di incoming), sempre con la partecipazione di bio aziende italiane d’eccellenza.

‘Sotto il profilo delle Fiere – è stato spiegato dal coordinatore CIBì-Ofom per gli Usa, Fabio Triggiani – il progetto ha partecipato al Fancy Food di Washington e al BioFach di Baltimora; per gli eventi, svoltisi alternando presentazioni e degustazioni del bio italiano di qualità in noti ristoranti e centri congressi, ne sono stati organizzati uno a Washington e quattro a New York.

Sia nelle Fiere sia negli specifici eventi, abbiamo registrato un forte interesse di buyers, stampa e stakeholdrers, facendo nascere contatti che puntano a tradursi presto in business con i produttori italiani’.

Ma il tema non è stato l’unico a suscitare l’interesse della platea – gremita da operatori e studiosi del settore – del convegno Biol, organizzato col Gal ‘Murgia Più’ e aperto dai saluti dell’assessore al marketing territoriale di Andria, Benedetto Miscioscia e dal coordinatore Biol Nino Paparella.

Incentrato sull’olio, l’incontro ha da un lato evidenziato il lavoro dei Gal per il marketing territoriale, dall’altro ha offerto una panoramica dei mercati emergenti grazie a esperti locali di Cina, Brasile e India: tutte aree in espansione per l’export di oli bio di qualità.

Passando anche per la certificazione Epd della filiera Assoproli e per l’anticipazione dei primi risultati di un’indagine sul posizionamento di marketing degli oli partecipanti al Biol, condotta dal Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici dell’Università di Bari e coordinata dal prof. Savino Santovito.

In attesa dell’elaborazione dei dati finali, qualche primo spunto: l’andamento delle vendite dell’universo produttivo di olio bio, negli ultimi tre anni risulta in crescita per oltre la metà delle imprese intervistate e non si contrae per la quasi totalità degli operatori, con il 73% delle imprese che adotta una politica commerciale mono-marchio e multicanale, e con vendita diretta in azienda comunque utilizzata da circa un quarto delle aziende. La presentazione ufficiale dello studio è prevista entro l’estate. A breve gli atti del convegno saranno pubblicati su www.premiobiol.it.

 

 

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