Dieci impegni concreti per il sistema agroalimentare italiano. Sono queste le istanze presentate da AIAB, in audizione il 28 maggio alla Camera, in Commissione Agricoltura insieme ad altre associazioni tra cui il Coordinamento Europeo di Via Campesina e IFOAM.
I temi, già proposti ai candidati sotto forma di impegno da sottoscrivere in campagna elettorale, rappresentano alcune delle priorità da adempiere per l’agricoltura biologica, per l’ambiente in cui prende vita e per gli operatori che ne garantiscono la sostanza. Tra i primi cinque punti, presentati da AIAB:
1) Interventi legislativi e nel quadro della Legge di Stabilità per portare il biologico al 20% di Superficie Agricola Utile al 2018;
2) Il perseguire, attraverso disposizioni finanziarie, l’obiettivo del 50% di mense biologiche e a filiera corta in asili, scuole, ospedali, uffici, caserme;
3) Il varo urgente della clausola di salvaguardia su coltivazione OGM che esprima la volontà italiana di mantenere l’intero territorio nazionale libero;
4) Il ripristino della dotazione finanziaria a vantaggio della ricerca in agricoltura biologica generata dal prelievo del 2% sulla vendita dei pesticidi;
5) La delega a Sottosegretario Mipaaf su Biologico e Sovranità Alimentare e Costituzione di un intergruppo parlamentare a supporto dell’agricoltura biologica.
‘Chiediamo alla politica italiana di assumersi responsabilità concrete per mantenere la centralità del ruolo degli agricoltori nel governo del territorio e nella produzione del cibo di qualità, favorendo l’accesso ai giovani e a nuove forze lavoro in agricoltura e sostenendo la diffusione del modello agricolo biologico – ha dichiarato il presidente di AIAB, Alessandro Triantafyllidis -. In tal senso, già entro i primi sei mesi di legislatura, aspettiamo azioni concrete, che garantiscano una prospettiva di sostenibilità ecologica e coesione sociale nel settore’.