La 70ª edizione della Guida Michelin ha assegnato 11 nuove “Stelle Verdi” ai ristoranti italiani che si distinguono per il loro impegno nella sostenibilità e nella lotta agli sprechi. Questo riconoscimento alla gastronomia sostenibile, introdotto quattro anni fa, premia i locali che dimostrano attenzione per l’ambiente attraverso pratiche etiche, solidali e socialmente responsabili. Tra i ristoranti premiati quest’anno tra gli altri: Villa Maiella, Don Alfonso 1890 che, tramite collaborazioni con fornitori locali, riducono l’uso di plastica e adottano metodi rigenerativi. Lombardia, Trentino-Alto Adige e Toscana si confermano così le Regioni più “green”.
Nonostante le nobili intenzioni, nelle ultime ore stanno facendo eco alcune critiche riguardo alla concentrazione geografica delle “Stelle Verdi”, con una prevalenza al Nord Italia, e al reale significato del premio, che potrebbe creare confusione sul suo valore effettivo.
Sul sito della guida Michelin viene detto che “questo riconoscimento è stato attribuito a ristoranti di ogni tipo, dalle tre stelle Michelin ai locali senza alcuna distinzione particolare, evidenziando l’importanza della sostenibilità in tutta la ristorazione italiana”.
Tuttavia, ciò che serpeggia è che possa rappresentare un riconoscimento significativo per i ristoranti che pongono la sostenibilità al centro della loro filosofia culinaria ma che non potrebbero ambire alla Stella “canonica”.
La Redazione