Fruttagel, fatturato in crescita di quasi 9 milioni. Bio +3,6%

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La presentazione del bilancio annuale di esercizio e sostenibilità di Fruttagel ha attestato a oltre 155 milioni di euro, quasi 8milioni e 700mila euro in più rispetto all’anno precedente. L’azienda cooperativa di trasformazione agroindustriale è stata fondata ad Alfonsine nel 1994 ed è attiva nella produzione di bevande a base di frutta, legumi e cereali, derivati del pomodoro e ortaggi surgelati.

Rispetto alle stime del 2022 si registrano un aumento dei ricavi di quasi il 6% e un incremento del fatturato del biologico del 3,6%. L’ottimo risultato è da attribuire anche a una crescita del valore a fronte di una leggera contrazione del volume (legata soprattutto agli eventi climatici). L’aumento sui prezzi di listino dei prodotti ottenuto l’anno 2022, giustificato da incrementi dei costi interni su imballi, materie prime, concentrati è stato infatti mantenuto nell’anno corrente, con un netto positivo di gestione  di oltre 2milioni e 700 mila euro.

La posizione finanziaria netta (Pfn) presenta un miglioramento di 8,8 milioni di euro rispetto al 2022 con un saldo negativo alla fine del 2023 di 53,6 milioni di euro. Il patrimonio netto risulta pari a quasi 60 milioni con un incremento di oltre 2 milioni di euro rispetto al valore dell’anno precedente.

Il fatturato del biologico rappresenta il 25% del totale mantenendosi stabile nel retail e in crescita nel canale fuori casa rispetto al 2022. I fatturati di vendita per linea di prodotto sono stati: ortaggi surgelati 46,2%, succhi di frutta, bevande a base frutta, bevande vegetali e tè 36%, derivati del pomodoro 16,3%, altri ricavi 1,5%.

“Due sono stati i fattori che hanno reso particolarmente sfidante il 2023: il fenomeno inflattivo che ha comportato la modifica del carrello alimentare dei consumatori e, soprattutto, gli eventi atmosferici calamitosi. Alla siccità è seguita l’alluvione del mese di maggio che ha colpito la Romagna – afferma Paolo Cristofori, direttore generale di Fruttagel (nella foto di apertura) – Oltre che profondamente colpiti a livello emotivo, dal punto di vista della produzione abbiamo perso circa 2.700 tonnellate tra ortaggi surgelati e materia prima da superfici già seminate, con conseguenti minori produzioni complessive e sovra costi derivanti dagli acquisti sul mercato necessari per rifornire i nostri clienti. Le materie prime conferite dai soci hanno subito una riduzione di circa il 20% rispetto a quelle trasformate nel corso del 2022″.

Continua anche l’impegno dell’azienda verso il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. Nel 2023 il 32,4% dell’energia utilizzata in azienda è stata autoprodotta tramite impianto di cogenerazione nello stabilimento di Alfonsine; 9,4% di acqua recuperata su approvvigionamento tramite impianto di depurazione e, negli ultimi 4 anni, le emissioni di Co2 sono state ridotte di 2.500 ton a seguito degli investimenti realizzati.

“Per il 2024 e 2025 continueremo a perseguire gli obiettivi di risparmio energetico ed idrico e di riduzione degli sprechi, con attenzione massima ai progetti di economia circolare. Alcuni investimenti come l’impianto di potabilizzazione e recupero acque sono stati già programmati per l’anno prossimo. Altri, in ambito di efficientamento energetico, sono in fase di valutazione. -Afferma Stanislao Fabbrino, presidente della cooperativa. – Innovazione ed efficienza produttiva sono e saranno sempre più centrali nella strategia industriale di Fruttagel. Valutiamo con attenzione anche l’applicazione dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi”.

Fonte: Ravenna e Dintorni 

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