La Francia occupa il secondo posto, alle spalle della Germania, nella graduatoria comunitaria (UE a 27 membri) dei più importanti mercati per gli alimenti biologici riferita al 2010 (fonte: Fibl-IFOAM 2012). Per il 2011 le vendite di alimenti biologici sono state stimate pari a 3,9 miliardi di euro (+11% sul 2010), di cui 3,75 miliardi relativi al consumo domestico e 158 milioni alla ristorazione collettiva. La crescita del consumo domestico si spiega con la maggiore disponibilità di prodotti resa possibile dall’apertura di nuovi punti di vendita (supermercati biologici) sul territorio transalpino. Complessivamente, nel 2011 il mercato dei prodotti alimentari bio in Francia valeva il 2,4% del totale alimentare (era l’1,3% nel 2007).
Per quanto riguarda i comportamenti di acquisto, la periodica indagine annuale di Agence Bio ha rilevato che la percentuale di consumatori francesi che aveva acquistato ogni mese almeno un alimento biologico era passata dal 37% del 2003 al 40% (4 su 10) del 2011. L’attenzione per la salute e la salvaguardia dell’ambiente sono il motivo principale per l’acquisto di alimenti biologici da parte dei consumatori francesi.
In merito alla sensibilità al prezzo, il 56% degli intervistati (erano il 39% nel 2004) ha affermato di ritenere normale che gli alimenti biologici siano più costosi degli altri.
Rispetto all’offerta di beni agricoli, i dati definitivi del 2011 attribuivano al settore biologico francese 23.135 aziende agricole (+12% sul 2010), cioè il 4,5% del totale. In crescita anche le aziende di preparazione e distribuzione, salite a 12.136 unità (+16% sul 2010).
In complesso, nel 2011, gli operatori biologici sono saliti a 35.271 unità (+13,6%). Le superfici a biologico (compresi i terreni in conversione) si estendevano su 975.141 ettari (+15,3% sul 2010) ed erano pari al 3,5% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) transalpina. Agence Bio ha comunicato che nel corso del primo semestre del 2012, grazie all’adesione di nuove imprese al sistema di controllo, la SAU bio in Francia ha superato il milione di ettari. (fonte: newsletter SANA)