Federbio: Carnemolla confermato, new entry in consiglio

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L’assemblea ordinaria dei Soci di FederBio, tenutasi giovedì 21 giugno, ha riconfermato Paolo Carnemolla alla carica di presidente per il prossimo triennio e ha nominato due vice presidenti in rappresentanza delle imprese del settore, Andrea Bertoldi presidente ASSOBIO e Marco Bignardi di UPBIO. E’ cambiata la composizione del consiglio direttivo, che ha visto la riduzione della presenza degli organismi di certificazione e un aumento significativo della presenza delle organizzazioni che rappresentano le imprese di trasformazione, distribuzione e dei servizi: fra i nuovi ingressi nel CD figurano Giovanni Di Costanzo, azienda Bio Italia del consorzio Il Biologico, Roberto Zanoni, EcorNaturasì di ASSOBIO, Marco Momoli di Bologna Fiere e Pina Eramo di ANABIO-CIA.

‘Il rinnovo delle cariche sociali in FederBio avviene in un momento assai delicato per il settore biologico nazionale, ancora interessato dalle conseguenze di recenti e gravi episodi di frode ma con notevoli potenzialità di sviluppo, sia verso il mercato che nell’ambito della nuova PAC. – dichiara Paolo Carnemolla – La presenza sempre più qualificata e numerosa delle rappresentanze d’impresa nel gruppo dirigente della Federazione testimonia quanto FederBio sia ormai l’unico punto di riferimento interprofessionale del settore biologico e biodinamico italiano e la determinazione della parte sana e responsabile del biologico italiano a lavorare unita, consapevole della necessità di riformare e innovare in maniera sostanziale sia il sistema di certificazione che gli strumenti del mercato’.

L’assemblea ha anche approvato modifiche importanti al codice etico di FederBio, in particolare per rafforzare i doveri sia degli operatori che degli organismi di controllo sul versante della comunicazione reciproca e rivolta alla Federazione, e per consentire alla Federazione stessa di verificare direttamente il rispetto del codice etico da parte degli associati. E’ stato introdotto anche l’impegno per gli organismi di controllo associati a rafforzare in maniera decisa la selezione delle imprese all’ingresso nel sistema di certificazione biologico, se necessario respingendo le richieste delle imprese che non si dimostrano da subito adeguate a rispettare senza difficoltà le normative vigenti.

 

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