Energie rinnovabili, il ‘paradiso’ non può attendere

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I paradisi tropicali rappresentati da alcune delle più belle isole del mondo chiedono di avviare programmi per l’utilizzo delle energie rinnovabili. Una ventina di piccole isole incluse Maldive e Seychelles, sono scese in campo per ridurre la loro dipendenza dai carburanti fossili. Barbados vuole far arrivare la quota di energie rinnovabili al 29% di tutta l’energia consumata entro il 2029. Le Maldive invece vogliono sviluppare un settore dell’energia a zero contenuto di carbonio per il 2020, mentre le Seychelles intendono produrre il 15% delle loro forniture di energia da rinnovabili, entro il 2030.

L’annuncio arriva da una conferenza sull’energia sostenibile alla quale hanno partecipato oltre 100 capi di Stato, dalla quale è uscita la ‘dichiarazione di Barbados’. Cosa chiede questo documento siglato un mese prima del summit di Rio sullo sviluppo sostenibile? Un accesso universale a servizi di energie rinnovabili moderni, ad un costo accettabile.

Le tecnologie per abbandonare i carburanti fossili "devono essere rese accessibili e adattabili ai bisogni e particolari condizioni delle comunità delle piccole isole in via di sviluppo" spiega la dichiarazione di Barbados. ‘In questo senso – prosegue il documento – rivolgiamo un appello urgente alla comunità internazionale, specie i paesi sviluppati, ad assicurare le risorse finanziarie, il trasferimento di tecnologia e di capacità alle piccole isole’.

 

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