Efficienza energetica: l’ambasciata USA ‘insegna’

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E’ in corso una rivoluzione globale del settore delle costruzioni che va di pari passo con i temi della sostenibilità e dell’efficienza energetica. Un terzo dei consumi energetici riguardano gli edifici, inevitabile quindi partire proprio da qui se si vogliono raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 e di risparmio energetico. Che il settore stia cambiando lo testimonia la corsa al Leed, il sistema riconosciuto a livello internazionale di certificazione e classificiazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici, dal risparmio idrico a quello energetico, dal sito ai materiali e le risorse fino alla qualità ambientale.

 

E lo testimonia, soprattutto, la classifica dei Paesi che più stanno puntando su questa certificazione: Stati Uniti in testa, seguiti da Cina e Medio Oriente. Qui, una grande impresa non può prescindere dall’avere una ‘sede Leed’, e anche l’Italia nel suo piccolo sta facendo la propria parte. E’ infatti il secondo Paese europeo, dopo la Germania, per progetti registrati e certificati: 96 in totale, 19 quelli che hanno già ottenuto la certificazione.

Una realtà che, per il momento, parte dal Nord, con Veneto e Lombardia in testa, ‘anche se qualcosa si sta muovendo anche a Roma’, spiega Mario Zoccatelli, presidente del Green Building Council Italia, intervenuto all’incontro ‘Leed – Smart & Green Building: il contributo degli impianti di climatizzazione Carrier’ all’Ambasciata degli Stati Uniti. Si tratta di un tema caro agli Stati Uniti: il Paese infatti ‘punta a migliorare l’efficienza energetica degli edifici del 20% entro il 2020 con un programma che prevede così di ottenere un risparmio di 40 miliardi di dollari e la creazione di 114 mila posti di lavoro’, spiega Douglas Hengel, vice capo missione dell’ambasciata Usa a Roma.

E si parte proprio dalle ambasciate: quella di Roma punta a ridurre il consumo energetico addirittura del 50% attraverso l’adozione di misure quali isolamento termico, sistemi di illuminazione ad alta efficienza e di controllo dello spegnimento delle luci e dello stand by, sostituzione delle finestre. "E misure di efficientamento energetico riguarderanno anche le strutture militari Usa in Italia", sottolinea Hengel.

Il protocollo Leed mette la questione energetica in primo piano. E quando si parla di consumi legati all’energia, non si può prescindere dalla questione del condizionamento degli edifici, se si considera che ad esempio in Italia il picco dei consumi si è spostato, negli ultimi anni, dall’inverno all’estate proprio a causa del ricorso ai condizionatori. Da qui il titolo dell’incontro di oggi dedicato al contributo della Carrier, con il suo impegno a realizzare prodotti di condizionamento più efficienti, meno energivori e meno impattatnti, nell’ambito dell’ottenimento della certificazione Leed da parte di un edificio.

Approccio già utilizzato, ad esempio, dal Vodafone Village e da Autogrill che puntano su una climatizzazione secondo i criteri Leed. Una curiosità: l’aria condizionata nasce 110 anni fa. Ad inventarla fu proprio Mr Willis H. Carrier, fondatore dell’azienda in questione. Anche se la sua invenzione non intendeva certo dare sollievo ai cittadini nelle calde estati newyorkesi, ma semplicemente controllare l’umidità di una tipografia di Brooklyn. (fonte: ADNkronos)

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