In Ungheria sono stati distrutti circa 400 ettari di mais di origine OGM nelle regioni di Szigetvar, Letavertes, Szolnok e Fejér nella parte centrale e sud occidentale del Paese. Numerosi controlli sono stati effettuati dalle autorità dall’inizio dell’anno in seguito all’approvazione di una normativa stringente che impone alle aziende esportatrici di certificare i propri prodotti come OGM-free.
I semi di mais sarebbero stati commercializzati da Monsanto e Pioneer, aziende multinazionali leader nel settore, in molte aree del Paese. Il mais OGM MON810 della Monsanto è stato vietato in Ungheria fin dal 2006 sia per la coltivazione che per l’importazione e dal 2010 è stata vietata anche la coltivazione della patata Amflora. Gli agricoltori ungheresi che hanno coltivato mais OGM senza conoscere l’orientamento politico e legoslativo del loro Paese ora si trovano in pesanti difficoltà economiche e non sanno come venirne fuori. Pare che le autorità non siano in grado di garantire degli indennizzi.