A un anno dalla nascita di Greencommerce, il primo e-commerce italiano riservato a prodotti “eco” e “bio” rigorosamente Made in Italy – concepito durante il SANA 2010 – il Salone di Bologna è di nuovo incubatore di un innovativo progetto di commercio sostenibile, il franchising Greencommerce Cafè. In un momento storico particolarmente critico, sia dal punto di vista economico che ambientale, la green economy sembra infatti l’unica strada promettente per conciliare gli obiettivi di crescita, perseguiti dai governi di tutto il mondo, con la necessaria tutela del patrimonio naturale e paesaggistico dall’inquinamento e dai disastrosi cambiamenti climatici. Per questo l’Associazione Greencommerce, si è fatta promotrice, nel corso dell’ultimo anno, di un progetto di aggregazione di produttori e eco-designer che conta oggi una trentina di aziende italiane aderenti e circa 200 prodotti a catalogo su Greencommerce.it: dai vini e cibi biologici, all’arredamento in legno da filiera certificata, ai libri stampati in carta riciclata, all’abbigliamento e tessuti per la casa in cotone organico. Tutto per ampliare la diffusione delle produzioni “sostenibili”, di quelle aziende cioè che possono vantare un percorso, concreto e documentabile, di riduzione dell’impatto ambientale.
Oggi, per massimizzare “l’esperienza di prodotto” del consumatore – unico vero decisore che può premiare, con le proprie scelte, le aziende più virtuose – nasce Greencommerce Cafè, un progetto di franchising che punta ad estendere nel “reale” il mondo “virtuale” dell’e-commerce, secondo un concept di
contaminazione tra un negozio, predisposto per l’esposizione “vissuta” e la vendita dei prodotti, e un locale di somministrazione, che consenta di degustare il food & beverage in un ambiente allestito e arredato con gli altri prodotti del catalogo Greencommerce.
“Il progetto dei Greencommerce Cafè, che ci auguriamo possano presto diffondersi nelle regioni d’Italia”, precisa Andrea Gandiglio, presidente dell’Associazione Greencommerce, “nasce proprio per sopperire ai problemi che la vendita tramite e-commerce ancora patisce nel nostro paese, per la scarsa fiducia che gli italiani nutrono nei pagamenti on-line con carta di credito, i costi di trasporto troppo elevati, che incidono sui prezzi, e l’impossibilità di toccare con mano i prodotti”. “I Greencommerce Cafè”, continua Gandiglio, “offriranno, al contrario, un’esperienza sensoriale, informativa e di utilizzo diretta, come se si fosse nella cucina o nel salotto di casa propria”.
Serviranno 70 mq. di locale, di proprietà o in affitto, e un investimento di 55.000 euro per aprire un Greencommerce Café, una policy molto competitiva voluta dall’Associazione Greencommerce per rendere accessibile l’iniziativa a giovani imprenditori e commercianti che credano negli sviluppi della green economy e nel potenziale di crescita del mercato “bio” e “km.0” di qualità, anche in un momento di crisi economica. Per saperne di più l’appuntamento è per venerdì 9 settembre alle 11,30 al SANA.
Nella foto allegata Andrea Gandiglio.