Coltivazioni biologiche triplicate in Bulgaria

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E’ ancora piccolo il settore biologico, ma la superficie dedicata a questa produzione negli ultimi anni è triplicata, raggiungendo i 161 mila ettari nel 2016, mentre gli agricoltori biologici sono 7.000. L’interesse per la produzione biologica è dovuto principalmente alle sovvenzioni nazionali e alle misure 11 e 4 del Programma per lo Sviluppo delle aree rurali. Altro fattore importante è la crescente domanda di frutta e verdura biologica nell’UE, che è il secondo più grande mercato biologico nel mondo dopo gli Stati Uniti. Il mercato bio bulgaro ha ancora una quota del mercato europeo non rilevante (2-3%). Nello stesso tempo il Paese può essere visto come importante destinazione per gli investimenti esteri.

La quota maggiore della terra organica è dedicata alla frutta fresca e secca. Si tratta di 26 mila ettari di coltivazioni sopratutto di noci, mandorle, nocciole, prugne, ciliegie, lamponi, more eccetera.

Nonostante il crescente numero di bio-fattorie in Bulgaria, c’è un tasso di sopravvivenza delle aziende biologiche relativamente basso. Questo dimostra una mancanza di conoscenze delle tecnologie e delle caratteristiche economiche della produzione biologica.

Delle aziende biologiche italiane, non si possono dimenticare gli importanti investimenti in Bulgaria di Rigoni di Asiago, azienda di eccellenza nella produzione, in particolare, di marmellate e mieli bio. 

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