‘Il bio cresce perché c’è attenzione al mangiare cibo sano, che fa bene. Un cibo biologico vero è più buono e fa bene’. Parole di Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero, durante la video-intervista (clicca qui per collegarti) che ha rilasciato a GreenPlanet durante i giorni del SANA. In queste parole c’è il motivo di fondo che ha spinto Alce Nero a entrare nel baby food, l’alimentazione per l’infanzia: ‘Bisogna educare i bambini a ciò che è vero, al cibo vero e che fa bene, un cibo senza additivi, senza aggiunte di zucchero e di sale’.
Il baby food oggi è un business da multinazionali: sono solo in 5 a spartirsi il mercato. Alce Nero ha lavorato per alcuni anni come fornitore di materie prime biologiche a qualcuna di queste multinazionali. Poi ha deciso di lanciarsi. L’operazione è stata preparata con cura, a partire dalla dotazione di tutti gli impianti necessari: ‘Nei nostri alimenti per bambini – assicura Cavazzoni -ci sono solo prodotti italiani e, con l’eccezione delle carni, tutte comunque controllate e certificate, solo prodotti che provengono dai soci Alce Nero’.
Una grande avventura, quella di Alce Nero nel baby food, che moltiplica sforzi e iniziative di uno dei maggiori marchi nazionali del biologico, punta di diamante nell’allargamento dei consumi bio nel nostro Paese e non solo.