Continua il momento di grande fermento per Probios. Dopo le acquisizioni durante l’estate, l’azienda toscana controllata da Agreen Capital, dà vita a Probios Ventures, programma di Corporate Venture Capital che ha l’obiettivo di sostenere start-up, scale-up e le realtà emergenti che vogliono migliorare il benessere dell’uomo e del pianeta attraverso l’alimentazione (vedi news).
“Crediamo che questo momento sia propizio – afferma l’AD di Probios Renato Calabrese in un’intervista a Greenplanet – e stiamo cercando di profondere le nostre energie per dare vita a iniziative funzionali al nostro business. La nostra attività si basa sue due pilastri: generare un impatto positivo sulle persone e sul pianeta e puntare sull’innovazione, per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione il know-how che abbiamo maturato per sostenere la crescita di nuove imprese che incarnino questi valori. Il nostro non è solo un intervento di sostegno economico (certo, c’è anche quello) ma vogliamo inserire le start-up in un network che favorisca le connessioni con la filiera, l’accesso al mercato…”.
L’iniziativa si rivolge a realtà che si muovono nell’ambito dell’healthy food – prodotti alimentari innovativi che promuovano uno stile di vita sano ed equilibrato -, del food tech – soluzioni tecnologiche in grado di migliorare la produzione, distribuzione o il consumo di cibo sostenibile – o della sostenibilità ambientale – realtà che vogliono ridurre lo spreco alimentare e promuovere modelli virtuosi e sostenibili lungo tutta la filiera-. “In queste categorie – precisa – rientrano alimenti innovativi, ma anche imballaggi migliori, sistemi di trasporto più efficienti, soluzioni tecnologiche che migliorino la fruizione del cibo… tanto per fare qualche esempio”.
Anche progetti e aziende del biologico possono trovare spazio per candidarsi. “Anche se domina un certo modo di raccontare il biologico, fatto di contadini con il cappello di paglia e la zappa in mano – lamenta Calabrese – il metodo biologico è fortemente innovativo. Quando l’agricoltura tradizionale si limitava a gestire la produzione usando pesticidi, sono stati gli operatori del biologico a studiare l’impiego di tecnologie come i sensori o i droni. L’innovazione è essenziale per la crescita del biologico”.
Probios Ventures è stata lanciata l’8 ottobre e già sono arrivate le prime candidature al sito www.probiosventures.com. “Le valuteremo in ordine di arrivo – conclude – proseguendo i contatti con quelle che riteniamo più interessanti. Nella valutazione terremo in conto del tasso di innovazione, di prodotto o di processo, e della scalabilità di ogni proposta. Non abbiamo fissato un tetto rigoroso ai progetti che seguiremo, ma riteniamo di poterne supportare adeguatamente fino a 6 o 7 ogni anno, perché ogni progetto richiederà tempo e attenzioni”.
Le opportunità per chi ha un’idea per rinnovare la produzione alimentare, quindi, non mancano.
Elena Consonni