Canova, azienda del Gruppo Apofruit leader nell’ortofrutta bio, presente sul mercato con il brand Almaverde, ha presentato il 7 febbraio a Berlino, in occasione di Fruit Logistica, un nuovo sistema di certificazione biodinamica basato sul controllo incrociato della produzione da parte di produttori, tecnici ed ente certificatore. Il progetto, che si propone come una rete d’impresa aperta a tutti gli operatori del comparto, verrà comunicato al consumatore attraverso il marchio Verdèa – Agricoltura Biodinamica.
L’agricoltura biodinamica ha più di 80 anni di storia e sta vivendo oggi un importante incremento produttivo in tutta Europa. Secondo gli ultimi dati, sono 400 le aziende agricole certificate per una superficie coltivata di 12 mila ettari a cui si vanno ad aggiungere oltre 4.500 aziende non certificate che di fatto producono biodinamico. Una crescita esponenziale, negli ultimi anni, motivata dalla crescente domanda dei consumatori di tutta Europa affascinati da un metodo di produzione che pone al centro dell’attività l’accurata gestione del terreno. Si tratta, come noto, di un sistema produttivo che affianca l’agricoltura biologica a cui si vanno ad aggiungere pratiche ben codificate e finalizzate a preservare, con una visione olistica dell’azienda agricola, il valore della fertilità del terreno e di tutto l’insieme dei fattori che determinano una produzione di qualità.
‘Il progetto Verdèa – ha dichiarato a Berlino Ernesto Fornari, direttore di Canova – è la sintesi di un percorso iniziato da tempo con i produttori biologici del Gruppo Apofruit . Oggi, con l’obiettivo di fornire alla produzione indirizzi in grado di creare valore, vogliamo estenderlo anche a futuri partner”.
Il sistema Verdea si basa su un contratto di rete fra imprese e funzionerà con un Comitato che gestirà il disciplinare di produzione emanazione del contratto di rete. Oltre al Comitato di Gestione, opererà un Comitato di Certificazione formato da tecnici esperti. L’attività ispettiva, di tipo partecipato, è affidata ad un ente accreditato alla certificazione del biologico.
‘Abbiamo scelto di fare un marchio per il biodinamico – dichiara Paolo Pari, direttore marketing di Canova – perché riteniamo importante rendere noto al consumatore la realtà di un sistema produttivo che a partire dal biologico applica concetti e tecniche di coltivazione che considerano l’azienda agricola un organismo in equilibrio con l’ambiente. Il marchio è destinato a tutti operatori che vogliono identificare e valorizzare il prodotto biodinamico’.
Chiara Brandi