‘Biofach si conferma un appuntamento importantissimo per incontrare i nostri clienti’. Lo afferma Gerhard Eberhöfer, responsabile vendite Bio Val Venosta, incontrato alla Fiera di Norimberga.
‘Biofach – sottolinea Eberhöfer – è anche un punto di riferimento per rimarcare che Bio Val Venosta si afferma tra i primi posti in Italia e in Europa come produttore di mele biologiche, anche in questo anno che verrà ricordato per una produzione eccezionalmente anomala, a causa dei danni provocati in tutta Europa da gelo e grandine nella primavera e nell’estate 2017’.
Anche Mela Val Venosta ha registrato una contrazione di prodotto bio di circa il 35% rispetto ad un anno normale. ‘La conseguenza di questi eventi si traduce in un finale di stagione molto anticipato e la campagna commerciale 2017-18 si concluderà tra fine marzo e fine aprile, come non accadeva da anni! – puntualizza Eberhöfer -. Ma guardiamo con ottimismo al futuro perché il biologico è in forte espansione e continua ogni anno a crescere anche la nostra offerta: in Val Venosta gli areali produttivi nel 2017 sono cresciuti dell’8%, passando da 500 ettari del 2016 ai 540 coltivati quest’anno. E per il 2018 si prevede un aumento ulteriore del 20% e nel 2019 saranno in totale 800 gli ettari di biologico in Val Venosta. Le attese produttive per la prossima stagione si attestano sulle 38 mila tonnellate, mentre supereremo le 40 mila nelle stagioni successive’.
La protagonista di questo BioFach è per Bio Val Venosta Bonita, una nuova varietà biologica proposta dal Consorzio vivaisti dell’Alto Adige, prodotta e commercializzata in esclusiva insieme al consorzio VOG, destinata al mercato tedesco e a quello nord-europeo, che unisce la bellezza di Cripps Pink con la resistenza di Topaz. Da questo incrocio nasce appunto Bonita, una mela resistente alla ticchiolatura e che si distingue per il suo aspetto attraente dal colore di fondo giallo e sovra-colore rosso compatto: croccante e succosa da un gusto dolce e aspro, disponibile da ottobre fino ad aprile, è ideale per essere consumata sia cotta che cruda. ‘Già dalla prossima campagna – afferma il responsabile vendite Bio Val Venostane – avremo disponibili 100 tonnellate e i riscontri sono davvero ottimi, a giudicare dai riscontri sulle prime 20 tonnellate prodotte quest’anno e in assaggio qui a Norimberga’.
‘Naturalità e sostenibilità – conclude Eberhofer – sono le parole chiave che contraddistinguono da sempre la produzione biologica della Val Venosta e il Progetto BioGraphy è una finestra spalancata sui nostri produttori bio che ogni anno sempre di più mostra come l’ambiente sia fonte di vita e lavoro: ad oggi infatti sono 150 i coltivatori in prima linea sul wall di BioGraphy per spiegare da quanto lavoro, passione e dedizione nascano le nostre mele’.
Venendo ad alcuni aspetti commerciali emersi in questa affollatissima Biofach, la pressione di tutta Europa è fortissima sui produttori di mele bio perché la domanda non incontra un’offerta adeguata a causa della penuria di mele. Le scorte di mele tedesche sono già finite a gennaio. Tanti nuovi clienti potenziali si sono affacciati allo stand di Bio Val Venosta e lo staff commerciale sta guardando a loro con interesse in prospettiva futura. (c.b.)