Bio, anatema: come “Il Foglio” scambia l’agricoltura biologica per esoterismo

Piva

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In questo scorcio agostano, in cui si deve pur riempire qualche pagina, ci mancava che qualcuno intonasse una preghiera, non da qualche luogo di culto ma da uno dei quotidiani più laici in edicola – “Il Foglio” – in cui si chiede l’abolizione del biologico e con lui di tutte le superstizioni che lo accompagnano e lo sostanziano.

In modo smaccatamente provocatorio l’agricoltura biologica viene dipinta come una forma di agricoltura inquinante ed addirittura una superstizione insostenibile, ignorando una montagna di dati scientifici che dimostrano esattamente il contrario.
Affermare che acquistare prodotti biologici equivale a riempire i terreni di zolfo, rame e veleno chimici è falso, se non addirittura offensivo, per tutti coloro che hanno fatto la scelta di produrre e consumare prodotti biologici esattamente per le ragioni opposte. I produttori biologici usano rame e zolfo nelle dosi consentite dalla normativa e non fanno ricorso a prodotti chimici di sintesi, così come previsto dalla normativa medesima.

Trovo anche curioso che dal Foglio si reclami un’abolizione per legge del biologico quale superstizione insostenibile. Il biologico è un settore economico, e non una pratica esoterica, che in Italia interessa quasi il 20% della SAU, per circa 2,5 milioni di ettari, e poco più di 94.000 operatori generando un fatturato globale di circa 10 miliardi di euro. Una superstizione (secondo il Foglio) che fa bene all’economia e all’ambiente.

Sul piano ambientale l’impronta carbonica del biologico per unità di superficie è inferiore all’agricoltura convenzionale e contribuisce a “stoccare” carbonio. Sul versante dei consumatori, la presenza di residui di prodotti fitosanitari è infinitesimale rispetto alla presenza di residui sugli analoghi prodotti convenzionali. A tal proposito si veda l’ultimo Report di EFSA.

Ma, a giudicare dal “taglio” dell’articolo, sembra che i dati scientifici siano pericolosi e ininfluenti. Per favore, non ricadiamo nei tempi bui della Santa Inquisizione. Il biologico ne fa volentieri a meno.

Fabrizio Piva

Notizie da GreenPlanet

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