Si terrà mercoledì 10 ottobre a Roma, con inizio alle 9,30, in via Torino 44, l’assemblea dell’Unione nazionale dei produttori biologici e biodinamici (UPBio) aderente a Federbio. ‘I produttori biologici diventano protagonisti attivi della filiera’: questo titolo dato all’assemblea non è solo uno slogan. Afferma infatti il presidente dell’Unione Ignazio Cirronis: ‘Ci sono in circolazione troppi eco-furbi. Noi produttori dobbiamo dare una svolta’.
I temi forti della relazione del presidente saranno due: una proposta autonoma sul sistema dei controlli e delle certificazioni, che ha dimostrato di fare acqua con il clamoroso caso dell’indagine ‘Gatto con gli Stivali’, e un progetto innovativo (la rete dei punti vendita delle bio eccellenze locali) che vede i produttori protagonisti della commercializzazione attraverso il coinvolgimento delle loro organizzazioni territoriali.
All’assemblea sono previsti gli interventi, tra gli altri, del presidente di Federbio Paolo Carnemolla e in rappresentanza dei certificatori di Fabrizio Piva del CCPB-Il Biologico.
Il presidente Cirronis ci ha anticipato qualcosa sul progetto commercializzazione: ‘Stiamo pensando di partire – ci ha detto – con una ventina di punti vendita nelle diverse Regioni. Essi saranno gestiti dalle organizzazioni dei produttori della Regione in cui operano. La vendita avverrà a cassetta mono-prodotto. I prezzi saranno contenuti, a misura di famiglia. I prodotti per il 50 per cento dovranno provenire dalla regione stessa in cui si trova il punto vendita. Non vogliamo solo vendere un prodotto ma il territorio. Due banche hanno aderito all’iniziativa e questo ci permette di pensare a questo progetto con ottimismo’.
E sui controlli? La posizione di UPBio suona come una provocazione in grado di dare una scossa al biologico italiano. ‘Oggi abbiamo un sistema deficitario perché praticamente condizionato dalla concorrenza tra società private, che alla fine devono tenere in considerazione i costi, per esempio utilizzando ispettori pagati a cottimo, e il portafoglio clienti che pure sono i destinatari dei controlli’. Si chiede Cirronis: ‘Come può funzionare e dare le necessarie garanzie un siffatto sistema?’. E la risposta quale potrebbe essere? Per il presidente di UPBio serve un ente unico, pubblico o privato che sia, che renda omogenea l’attività di controllo su tutto il territorio nazionale.