A Piacenza il futuro dell’agricoltura integrata

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Il futuro sostenibile dell’agricoltura integrata è il tema del convegno organizzato per venerdì 22 novembre da CCPB e Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. L’appuntamento è appunto a Piacenza a partire dalle 9,30 nella sala convegni G. Piana dell’università. 

L’agricoltura integrata vive un momento importante di vigilia della nuova PAC (Politica Agricola Comune) e della Direttiva 2014 sull’uso sostenibile dei fitofarmaci. Come spiega Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, ‘il convegno di Piacenza è il momento delle prospettive e del bilancio con istituzioni, operatori di filiera ed esperti per ragionare di difesa ambientale, salubrità delle operazioni colturali, a favore di agricoltori e consumatori’.

Emanuele Mazzoni, presidente dell’Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale, e Lino Nori, presidente del Consorzio Il Biologico, sottolineano come l’agricoltura integrata ‘è un’esperienza che può contribuire a migliorare la sostenibilità della produzione agro-alimentare, non solo prevenendo il cambiamento climatico, ma anche riducendo gli impatti in termini soprattutto di consumo idrico e di riduzione della tossicità in acqua dolce e nel terreno. Parametri questi che, se aggiunti all’impronta carbonica ed idrica, possono premiare un metodo di produzione amico dell’ambiente rispetto a un altro che si focalizza solamente sulla riduzione degli input energetici’.

Dopo i saluti di Lorenzo Morelli, preside della Facoltà di agraria dell’Università di Piacenza, Carlo Malavolta e Teresa Schipani della DG Agricoltura – Regione Emilia- Romagna parleranno del contributo della produzione integrata alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti, Antonio Guario dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale Puglia descriverà l’attuazione del PAN nel razionalizzare l’applicazione dei prodotti fitosanitari, Davide Viaggi del Dipartimento di Scienze Agrarie – Università di Bologna proporrà un’analisi economica e le prospettive della produzione integrata, mentre Giuseppe Garcea e Fabrizio Piva di CCPB valutaranno la sostenibilità dell’integrato e il ruolo della certificazione.

A seguire, Roberto Della Casa, docente di marketing dei prodotti agroalimentari, modererà una tavola rotonda a cui parteciperanno Giampiero Reggidori Apo Conerpo, Alessandro Dal Piaz Assomela, Lorenzo Bordoni Agrofarma, Roberta De Natale Auchan, Maurizio Brasina Coop Italia, Luca Magnani di Esselunga – Milano. Le conclusioni saranno poi affidate a Graziella Romito della Direzione generale dello sviluppo rurale – Programmazione sviluppo rurale del Mipaaf.

Il CCPB, che ha promosso l’iniziativa, opera in conformità ai più importanti standard internazionali per offrire una certificazione di prodotto agroalimentare che garantisca l’integrazione tra input naturali e una riduzione dell’immissione di sostanze chimiche. Tra questi Globalgap, la produzione integrata e la rintracciabilità nel settore agroalimentare. Sempre nell’ambito della sostenibilità propone più schemi di valutazione delle performance ambientali di prodotto. Oggi CCPB certifica 5000 aziende, tra cui affermati gruppi industriali, grande distribuzione, piccole e medie imprese, aziende emergenti.

 

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